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IRLANDAApple, l'Irlanda ricorre contro l'Ue per i 13 miliardi di tasse

19.12.16 - 12:06
Il governo irlandese annuncia il suo ricorso contro la decisione della Commissione europea, che conferma le accuse
Apple, l'Irlanda ricorre contro l'Ue per i 13 miliardi di tasse
Il governo irlandese annuncia il suo ricorso contro la decisione della Commissione europea, che conferma le accuse

DUBLINO - Come ampiamente preannunciato, l'Irlanda non rivuole indietro dalla Apple i 13 miliardi di euro in tasse non pagate, che invece la Commissione europea le aveva chiesto di recuperare.

Il Governo non ci sta a passare per quello che ha illegalmente aiutato l'azienda a fare profitti alle spalle dei contribuenti, e ha presentato il suo ricorso contro la decisione di Bruxelles. La Commissione invece ribadisce la sua posizione, pubblicando oggi il testo della decisione di agosto, arricchito di dettagli sulla maxi-evasione 'legalizzata' dall'Irlanda.

Per il ministero del Tesoro irlandese, l'antitrust europeo è andato al di là dei suoi compiti fino ad interferire con la sovranità nazionale. "Lo scopo delle regole sugli aiuti di Stato è affrontare quegli interventi che danno un vantaggio selettivo. Per loro natura, tali regole non possono invece rimediare alle differenze tra sistemi fiscali a livello globale", scrive il ministero in un comunicato. Insomma Vestager, ragionano le autorità, non avrebbe dovuto lanciarsi all'assalto della politica fiscale che l'Irlanda ha offerto a tutte le società residenti sul suo territorio (circa 1000, e generano circa un quarto del Pil).

Per la Ue invece, l'Irlanda ha dato un vantaggio selettivo alla Apple attraverso i due 'tax rulings' del 1991 e del 2007, grazie ai quali metteva in atto uno schema già noto all'Antitrust, cioè lo 'spostamento di profitti': la società registrava tutte le vendite nella sede irlandese invece che nei Paesi dove i prodotti venivano effettivamente venduti e tali profitti, anziché essere tassati al 12,5% come previsto dalla 'corporate tax' irlandese, venivano riversati a una 'sede centrale' fantasma ed 'esentasse' in base alla legislazione irlandese sulle 'società senza stato' abolita poi nel 2013.

Per Bruxelles si tratta di un 'vantaggio selettivo' perché altre multinazionali, sempre residenti in Irlanda, non ne hanno beneficiato. I 'tax ruling' aggiravano infatti il principio che regola gli spostamenti di profitti: anche si muovono da una filiale all'altra di una stessa società, devono riflettere la realtà economica, e quindi devono seguire le condizioni del mercato.

Il ricorso dell'Irlanda apre la strada ad una battaglia legale epocale, visto che si tratta del più consistente recupero di aiuti di Stato mai chiesto dalla Ue. Anche la Apple ha schierato il plotone dei suoi avvocati, che ora dovranno vedersela con i tecnici europei.
 
 

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COMMENTI
 

Lonely Cat 7 anni fa su tio
Bravi irlandesi, padroni in casa vostra! Gli unici che sottostanno alla dittatura europea senza fiatare siamo noi, pur non essendo uno stato membro. Anzi, in genere preveniamo le loro richieste calando le braghe in anticipo, perché se no poi ci sgridano. Imbarazzante! Mi stupisce che non stiamo ancora versando la disoccupazione ai frontalieri.

Danny50 7 anni fa su tio
W la brexit ! Loro pero non sono implicati e rimarrano sudditi ricattabili dai burocrati dittatori di bruxelles.

SuperGigio 7 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Quindi? Giusto lasciargli i 13 miliardi evasi in accordo con Dublino?

Danny50 7 anni fa su tio
Risposta a SuperGigio
evasi da cosa ? dalle sanguisughe di bruxelles ? ancora una volta si ha la prova che in UE aderendo o con scellerati accordi si e' coninuamente ricattati e ricattabili. Il re domanda il grano, altrimenti ti distrugge la fattoria.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a SuperGigio
Evasi?? Il punto è che l'Irlanda ha adottato un tipo di tassazione che dall'UE è stata valutata come scorretta. È come se l'UE che venisse da noi svizzeri a dire che abbiamo tassato troppo poco le aziende (ogni paese decide la sua politica fiscale).
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