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Per il quarto giorno centinaia di migliaia di persone si sono messe in fila davanti agli sportelli automatici delle banche
NEW DELHI - Per il quarto giorno centinaia di migliaia di persone si sono messe in fila oggi in India davanti agli sportelli automatici delle banche in tutto il Paese cercando di ottenere denaro contante per far fronte alle spese quotidiane, mentre il primo ministro Narendra Modi ha chiesto «50 giorni di tempo» per mettere fine alla crisi.
Mercoledì scorso, all'improvviso e a sorpresa, il governo ha messo fuori corso, «per lottare contro la corruzione e il finanziamento del terrorismo», le banconote da 500 e 1.000 rupie. E ha annunciato la loro sostituzione con nuovi biglietti da 1.000 e 2.000 rupie che però non sono facilmente ottenibili.
In un comizio oggi nello Stato di Goa Modi, «quasi con le lacrime agli occhi» riferisce l'agenzia di stampa Ians, ha chiesto tempo fino al 30 dicembre per mettere fine all'emergenza e alla scarsità di denaro contante.
«Io so con che tipo di poteri mi sto confrontando», ha detto, aggiungendo: «So che tipo di gente sarà contro di me ora. Sto togliendo loro quello che hanno accumulato in 70 anni».
Ma le critiche dell'opposizione non si sono fatte attendere ed il governatore di New Delhi, Arvind Kejriwal, ha chiesto a Modi di fare marcia indietro con il suo progetto arrestando magari coloro che hanno conti illegali in Svizzera.
Riguardo ai 50 giorni di tempo chiesti dal premier, Kejriwal si è chiesto: «Significa questo che i mercati resteranno chiusi per altri 50 giorni? Come tireranno avanti i contadini? La gente sarà costretta a continuare a stare in fila per tutto questo tempo?».
