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STATI UNITICon Trump vincono materie prime e Difesa, vola Fca

11.11.16 - 20:02
Reazioni negative per utlilities, alimentare e hi tech
Con Trump vincono materie prime e Difesa, vola Fca
Reazioni negative per utlilities, alimentare e hi tech

NEW YORK - Finita la settimana diventa chiaro il quadro dei settori azionari favoriti dall'elezione di Trump alla Casa Bianca: vincono materie prime, Difesa e assicurazioni mentre cedono utlilities, alimentare e hi tech.

MATERIE PRIME - E' il settore che ha registrato i maggiori acquisti: l'indice azionario europeo è aumentato in tre sedute di oltre il 7% con giganti come Bhp Billiton cresciuti a due cifre. La spinta viene dalle ipotesi di ripartenza delle infrastrutture - e in parte dell'edilizia - negli Usa: la Clinton stimava 275 miliardi di investimenti in 5 anni, Trump ne ha promessi 1.000 in 10 anni.

BANCHE E ASSICURAZIONI - Le banche sono andate in media bene (+1,8% l'indice europeo di settore) ma a primeggiare sono state le assicurazioni, con i titoli principali del comparto saliti di quasi il 6% medio al traino dei gruppi Usa sulle ipotesi di minore regolamentazione, possibilità di investimenti diversificati e più rischiosi, maggiori introiti con l'abolizione o la forte limitazione della riforma Obama.

FARMACEUTICI E BIOTECH - Il settore ha guadagnato nel Vecchio continente oltre il 3% anche in questo caso seguendo quello Usa, nonostante qualche presa di beneficio in chiusura di settimana. Un rialzo per pericolo scampato: Clinton aveva ipotizzato una task force di monitoraggio dei prezzi e la revisione della scadenza dei brevetti. Ora gli operatori, che avevano penalizzato il comparto sui sondaggi con la candidata democratica vincente, scommettono che non se ne farà più nulla.

DIFESA E AEROSPAZIALE - Europa +6,3%, Usa +5,5%. Bastano i saldi degli indici di settore a confermare i benefici post Trump per le aziende del comparto, con i repubblicani che lo hanno sempre ritenuto un volano per l'economia. Oltre alla certezza che per i cittadini statunitensi non vi saranno restrizioni nell'acquisto di armi, anche se nel breve i titoli dei produttori statunitensi sono crollati (Smith&Wesson e Sturm Ruger -24%) per una delle strane regole dei mercati finanziari: con l'elezione della Clinton si stimava che in molti sarebbero andati a fare scorte di armi prima del suo insediamento, causando un'impennata delle vendite. Ma così non è stato.

AUTOMOTIVE - In Europa il settore ha chiuso in timido rialzo, mentre negli Usa l'aumento medio è stato del 6% sulle annunciate misure protezionistiche. Ed è Fca a beneficiarne più di tutti, con una corsa in tre sedute dell'11% sopra i sette euro. Sul gruppo guidato da Sergio Marchionne non pesano i rischi di dazi d'importazione dal Messico: secondo gli analisti di Mediobanca solo il 10-15% di quanto venduto da Fca negli Usa proviene dal Paese centroamericano. Ed eventuali regole meno strette sulle emissioni negli Usa potrebbero dare una mano.

CHI PERDE - Arretrano i settori tradizionalmente difensivi come utilities e alimentare, in calo medio di oltre il 5%, ma a soffrire sono stati anche i titoli hi tech (-2% in Europa) sulla suggestione di una contrapposizione tra il neo presidente e i giganti di Silicon Valley, schierati per la sua rivale. In 'surplace' il comparto energia (leggermente positivo negli Usa, piatto in Europa): in attesa delle scelte concrete di Trump, si muove ancora guardando solo al prezzo del petrolio.

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