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A prendere d'assalto Mosca e San Pietroburgo soprattutto i visitatori cinesi
MOSCA - Il rublo debole e uno snellimento dei regimi dei visti per molti paesi del mondo nel 2015 ha fatto impennare - +13% - il numero dei turisti in Russia. In particolar modo sono stati i cinesi a prendere d'assalto Mosca e San Pietroburgo, le due principali mete turistiche russe, segnando un +34% rispetto all'anno precedente.
In tutto, stando a quanto riportano Ria Novosti e Sputniknews, nel 2015 sono stati 12 milioni gli stranieri che hanno visitato la Russia. Oltre alle 'due capitali' di cui sopra, buon risultato per la capitale del Tatarstan, Kazan, che si è ormai conquistata il terzo posto nella classifica delle città più ambite. Restano popolari poi i viaggi in Transiberiana e le visite alle città 'dell'anello d'oro' nei dintorni di Mosca.
La Crimea pare poi destinata a superare i sei milioni di turisti - in gran parte russi - fatti segnare nel 2013, l'anno dei record. A limitare il potenziale turistico della penisola le sanzioni, anche se da paesi come Iran e Thailandia arrivano "richieste specifiche", dice Vadim Kiryuhin, a capo di uno dei principali tour operator del Paese.
