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UNIONE EUROPEAVolkswagen: l'Unione Europea vuole coordinare i reclami per il dieselgate

05.09.16 - 15:27
"Non possiamo comportarci come se niente fosse successo", ha affermato la commissaria Ue alla giustizia
Volkswagen: l'Unione Europea vuole coordinare i reclami per il dieselgate
"Non possiamo comportarci come se niente fosse successo", ha affermato la commissaria Ue alla giustizia

BRUXELLES - La Commissione europea intende assumere un ruolo di "coordinamento" e "facilitatore" tra le autorità di protezione dei consumatori dei 28 sui reclami contro Volkswagen per il Dieselgate.

È infatti «competenza nazionale applicare le regole Ue se vengono violate» in materia di protezione dei consumatori, ma «gli approcci sono molti diversi tra gli stati membri». Lo ha annunciato la commissaria Ue alla giustizia Vera Jourova, aggiungendo che «sembra sia il caso» che Volkswagen non abbia rispettato le norme su vendite e garanzie e sulle pratiche commerciali sleali.

Finora la casa tedesca si è sempre rifiutata di indennizzare i consumatori europei a differenza di quelli americani. "Non possiamo comportarci come se niente fosse successo", ha dichiarato Jourova, respingendo le accuse di essersi mossa tardi.

Lo scorso 22 luglio aveva scritto chiedendo informazioni alle organizzazioni dei consumatori, che hanno risposto entro fine agosto. Jourova ne incontrerà quindi giovedì i rappresentanti.

Sin dall'inizio dello scandalo del Dieselgate, la commissaria all'industria Elzbieta Bienkowska aveva chiesto una compensazione volontaria da parte di Volkswagen per i consumatori Ue, sulla falsariga di quanto la casa automobilistica ha fatto negli Usa.

Volkswagen, però, nonostante le ripetute pressioni da parte della commissaria, si è sempre rifiutata. Nel momento in cui è diventato chiaro che la posizione di Volkswagen non sarebbe cambiata, la palla è passata nelle mani della commissaria Jourova, titolare del portafoglio consumatori.

Obiettivo, assicurare che tutte le associazioni e autorità nazionali per la protezione dei consumatori agiscano con un approccio simile, garantendo a tutti i cittadini dei 28 un uguale trattamento nonostante le differenze tra i sistemi nazionali.

 
 

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