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MONDOLa Brexit fa rallentare l'economia mondiale

19.07.16 - 15:12
Secondo il Fondo monetario internazionale le conseguenze del voto inglese rappresentano «un importante rischio al ribasso per l'economia». Pil Eurozona potrebbe perdere 0,1-0,2% nel 2016
La Brexit fa rallentare l'economia mondiale
Secondo il Fondo monetario internazionale le conseguenze del voto inglese rappresentano «un importante rischio al ribasso per l'economia». Pil Eurozona potrebbe perdere 0,1-0,2% nel 2016

NEW YORK - Il Fondo monetario internazionale (Fmi) taglia le stime di crescita dell'economia globale con la Brexit, che rappresenta «un importante rischio al ribasso per l'economia». Il Pil globale crescerà nel 2016 del 3,1%, 0,1 punti percentuali in meno rispetto alla stima di aprile.

Nel 2017 la crescita accelererà al +3,4%, ancora 0,1 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti previsioni. La Brexit si traduce in «un sostanziale aumento dell'incertezza economica, politica e istituzionale» con conseguenze negative soprattutto in Ue.

Il Fmi rivede infatti al rialzo la crescita dell'area euro per il 2016 a +1,6%, 0,1 punti percentuali in più rispetto alla stima precedente, ma taglia quella del 2017 a +1,4%, 0,2 punti in meno. «Ritardi nell'affrontare i problemi del settore bancario continuano a porre rischi al ribasso alle stime». «La Brexit è arrivata fra problemi non risolti nel sistema bancario europeo, in particolare per le banche italiane e portoghesi».

Il Fmi rivede al ribasso le stime per la crescita della Gran Bretagna dopo il referendum sull'Ue. Il Pil inglese crescerà quest'anno dell'1,7%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alla stima di aprile. Tagliata drasticamente la stima per il 2017, con la crescita che rallenta a +1,3%, 0,9 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti previsioni.

Il pil americano crescerà quest'anno del 2,2%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle stime di aprile. Confermata la crescita del 2,5% nel 2017.

Pil Eurozona potrebbe perdere 0,1-0,2% nel 2016 - Per colpa della Brexit l'Eurozona potrebbe perdere lo 0,1%-0,2% di pil nel 2016 e 0,2%-0,4% nel 2017, a secondo che si realizzi uno scenario più o meno "severo": è quanto rileva la prima analisi della Commissione europea sull'impatto del referendum britannico.

La Commissione, nelle ultime stime pubblicate a maggio scorso, aveva previsto una crescita per quest'anno e il prossimo a 1,7%. Ma, visto che il voto ha creato «volatilità nei mercati, bruschi cambi nelle valute, e sostanziale aumento dell'incertezza», le previsioni potrebbero subire un ribasso: 1,5%-1,6% nel 2016 e 1,3%-1,5% nel 2017.

Per la Gran Bretagna il calo sarebbe più accentuato, con una perdita di 1%-2,75% entro il 2017. Nell'immediato, «le prospettive economiche subiscono soprattutto l'incertezza», che però nel tempo si ridurrà, mentre sul lungo termine peseranno "i cambiamenti nelle relazioni politiche-economiche tra Gran Bretagna e Stati Membri".
 
 

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