L'incremento nei primi quattro mesi del 2016 è solo dello 0,1%, contro l'1,1% dello stesso periodo dell'anno precedente
ZURIGO - Rendite modeste nei primi quattro mesi dell'anno per le casse pensioni elvetiche. A dirlo sono gli ultimi dati pubblicati oggi dalla società zurighese di consulenza Complementa, secondo cui buona parte degli istituti è stata costretta ad aumentare la quota dei propri investimenti a rischio.
Per quanto attiene alla rendita, finora le casse pensioni hanno registrato un incremento dello 0,1% a fronte dell'1,1% ottenuto nello stesso periodo di un anno fa.
Un risultato alquanto modesto se confrontato con la media degli ultimi tre anni (6,9%), si legge in una nota odierna. Tale situazione rispecchia le sfide dovute agli attuali bassi tassi di interesse cui sono confrontati questi istituti, si legge nel rapporto annuale "Risiko Check-up".
Il risultato è tanto più modesto se si considera che simile rendita non basta per mantenere costante il grado di copertura. Quest'ultimo è passato dal 103,4% di fine 2015 al 102,6% di fine aprile. Per arginare un'ulteriore flessione, il 70% degli istituti contattati da Complementa si è visto costretto ad accrescere il grado di rischio dei propri investimenti.
A tale scopo, una parte dei patrimoni gestiti è stata spostata da titoli sicuri con un tasso di remunerazione fisso in titoli alternativi con un rischio superiore. La quota di simili investimenti è salita dal 6,9% al 7,7%.
La settimana scorsa, la Commissione di alta vigilanza della previdenza professionale (CAV PP) aveva espresso preoccupazione nel suo rapporto 2015 per il futuro a causa della volatilità dei mercati, dei rendimenti sempre più bassi di obbligazioni statali e immobili e dell'allungamento della speranza di vita.
Basandosi sui dati di circa il 93% degli istituti di previdenza - pari a una somma di bilancio complessiva di 864 miliardi di franchi (2014: 822 miliardi) - nell'anno in rassegna il rendimento patrimoniale netto ponderato è stato infatti in media dello 0,8% a fronte del 6,4% del 2014.
Per il futuro, secondo la CAV PP le casse pensioni dovranno far fronte a sfide importanti. Gli investimenti poco rischiosi, quali le obbligazioni della Confederazione, non potranno infatti praticamente più fruttare alcun rendimento o registreranno addirittura rendimenti negativi a causa dei tassi d'interesse bassi o negativi.
Anche gli immobili, categoria di investimento generalmente redditizia, offre attualmente guadagni ridotti, dopo che negli ultimi anni le valutazioni avevano segnato un notevole incremento. Dal canto loro, i mercati azionari restano volatili e dunque soggetti a eventuali perdite sui corsi dovute alle incerte prospettive economiche.
Visti tutti questi fattori, secondo la CAV PP è «improbabile che si possa mantenere il livello di rendimento degli anni precedenti. Il 2015 va interpretato piuttosto come un segnale d'allarme per i prossimi anni».