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SVIZZERAHupac, utile di 6,1 milioni di franchi nel 2015

12.05.16 - 12:16
La cifra è in calo del 19,7% rispetto al 2014. Per il futuro si punta molto su AlpTransit
Foto Ti-Press Pablo Gianinazzi
Hupac, utile di 6,1 milioni di franchi nel 2015
La cifra è in calo del 19,7% rispetto al 2014. Per il futuro si punta molto su AlpTransit

ZURIGO - Hupac, l'azienda leader in Svizzera nel trasporto combinato strada-ferrovia, ha realizzato l'anno scorso un utile di 6,1 milioni di franchi, in calo del 19,7% rispetto al 2014. Per gli anni a venire l'azienda punta molto sulla nuova linea del San Gottardo.

Il risultato del 2015 è stato influenzato dall'abbandono della soglia minima di cambio fra franco ed euro, che ha avuto pesanti ripercussioni sulle esportazioni delle imprese svizzere, hanno indicato i responsabili di Hupac oggi a Zurigo.

Negli scorsi anni il volume di trasporto dell'azienda con sede a Chiasso è cresciuto in misura modesta: nel 2015 l'aumento è stato pari allo 0,2%. Il volume di trasporto merci nel traffico transalpino attraverso la Svizzera ha registrato un'evoluzione negativa dello 0,6%, mentre nel traffico non transalpino si è registrata una crescita del 5,9%.

Nonostante ciò, Hupac intravvede grandi opportunità per il traffico intermodale attraverso la Svizzera. L'apertura, il prossimo dicembre, del tunnel ferroviario più lungo al mondo rappresenta «un evento epocale», ha dichiarato il presidente del cda di Hupac Hans-Jörg Bertschi.

La nuova ferrovia di pianura attraverso il San Gottardo rappresenta «un enorme passo avanti» e apre nuovi segmenti di mercato per il trasporto combinato. Le misure complementari - la galleria di base del Monte Ceneri, il corridoio di 4 metri fino in Italia e il potenziamento dei terminal nella Penisola - saranno portate a termine nel 2020.

Hupac investirà nei prossimi cinque anni circa 280 milioni di franchi per i terminal, il materiale rotabile e i sistemi informatici. È in particolare prevista una partecipazione ai costi dei nuovi terminal di Brescia, Piacenza e Milano Est, ha detto Bertschi.

Il nuovo tunnel di base permetterà a Hupac di tornare a crescere. Il direttore Bernhard Kunz prevede un aumento della produttività del 30% a partire dal 2020. I primi effetti positivi si avranno comunque già a partire da dicembre.

Le prime corse di prova con i treni Hupac sono andate a buon fine. Oltre ad accorciare la tratta di 30 chilometri, il tunnel di base permetterà ai treni di circolare con una sola locomotiva invece delle tre attuali. La lunghezza dei convogli aumenterà inoltre da 550 a 750 metri e il loro peso potrà raggiungere 1600 tonnellate.

Per il momento il settore deve tuttavia rassegnarsi ad affrontare una fase di intensa attività costruttiva che durerà più anni. La sfida maggiore è rappresentata dal blocco totale di sei mesi della tratta di Luino prevista nel 2017. Durante questo periodo - ha affermato Kunz - metà dei convogli Hupac diretti a Milano dovranno transitare da Chiasso e l'altra metà attraverso il Lötschberg e il Sempione.

L'attività principale di Hupac è rappresentata dal trasporto combinato fra un terminal e l'altro. La strategia per i prossimi cinque anni prevede anche un'espansione del trasporto di container a partire dai porti del Mediterraneo.

Hupac intende inoltre accelerare l'espansione geografica. Sul mercato russo, l'operatore svizzero sta portando avanti una strategia di sviluppo con proprio materiale rotabile per lo scartamento largo utilizzato in Russia. A Shangai è stata inaugurata all'inizio di quest'anno una succursale per la gestione del mercato cinese. Altri mercati nel mirino di Hupac sono la Turchia, la penisola iberica e la Francia.

Tenendo conto di fattori come l'apprezzamento del franco, la stagnazione dell'economia europea e il crollo del prezzo del petrolio, il presidente Bertschi ha definito soddisfacente i risultati del 2015.

I ricavi di Hupac sono diminuiti l'anno scorso del 10,3% e i costi delle prestazioni fornite dell'11,8%. L'utile lordo si è attestato a 100 milioni di franchi, in calo del 4,2% rispetto all'esercizio precedente. Il cash flow del gruppo si è mantenuto costante a 41,3 milioni di franchi.

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