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SVIZZERACommercio al dettaglio, vendite in calo anche in marzo

02.05.16 - 10:15
Prosegue quindi la fase negativa che dura quasi ininterrottamente dal gennaio 2015
Commercio al dettaglio, vendite in calo anche in marzo
Prosegue quindi la fase negativa che dura quasi ininterrottamente dal gennaio 2015

NEUCHÂTEL - Vendite nei negozi svizzeri in frenata pure in marzo: rispetto allo stesso mese del 2015 il giro d'affari del commercio al dettaglio è diminuito dell'1,3% in termini reali. Prosegue quindi la fase negativa che dura quasi ininterrottamente dal gennaio 2015, mese dell'abbandono della soglia di cambio minimo euro/franco da parte della Banca nazionale svizzera.

Stando ai dati pubblicati dall'Ufficio federale di statistica, l'unico mese in contro tendenza è stato luglio 2015 (+1,1%). Tutti gli altri presentano variazioni che vanno dal -2,6% di febbraio 2015 al -0,3% di gennaio 2016, quando probabilmente ha cominciato a farsi sentire anche l'effetto base.

Tornando al dato di marzo a livello nominale, vale a dire senza l'effetto delle correzioni apportate per compensare i diversi giorni di vendita e le festività, la flessione subita è stata del 2,4%. Rispetto a febbraio e al netto delle variazioni stagionali si è assistito a una flessione dello 0,3% reale e dello 0,1% nominale.

Scendendo nei dettagli al netto dei carburanti il fatturato in marzo è calato - in confronto a dodici mesi prima - dell'1,4% tenuto conto delle correzioni dei giorni, mentre a livello nominale si è contratto del 2,1%. Il comparto alimenti, bevande e tabacco è progredito dell'1,6% in termini reali, mentre quello non alimentare è diminuito del 3,8%; a livello nominale le variazioni sono rispettivamente del +1,5% e del -5,7%.

Paragonato a febbraio l'insieme del commercio al dettaglio senza carburanti è risultato in diminuzione dello 0,4% (-0,3% nominale), con flessioni sia per gli alimentari (-0,1% reale, -0,3% nominale), sia per il settore non alimentare (-1,6% sia reale che nominale).

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