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L'azione ufficiale, voluta dalle autorità kenyote, ha ridotto in cenere 106 tonnellate di avorio illegale
NAIROBI - 105 tonnellate di zanne di elefante (per un totale di capi uccisi stimato attorno agli 8'000) e 1 tonnellata di zanne di rinoceronti (circa 340 animali), per un valore totale stimato superiore ai 100 milioni di dollari, sono stati ridotti in cenere sabato pomeriggio in Kenya dalle autorità. Si trattava del bottino sequestrato ai bracconieri da anni un vero e proprio flagello per la fauna locale.
Ad accendere la prima delle 11 pire è stato lo stesso presidente Uhuru Kenyatta che ha dichiarato: «È finalmente giunto il momento in cui il governo prenda una posizione netta e inequivocabile: per noi l'avorio non ha nessun valore a meno che non sia portato dai nostri elefanti, vivi». Kenyatta ha inoltre dichiarato che quest'anno il commercio di avorio verrà bandito in via ufficiale.
Secondo alcuni però, malgrado l'intento dell'azione fosse lodevole, con il ricavato della vendita delle zanne trafugate sarebbe stato possibile contribuire in maniera sostanziale allo sviluppo del paese e mettere in atto misure concrete per la protezione delle specie in pericolo.
