Le banconote fuori corso acquisiscono valore col tempo, ma il gioco varrà la candela?
ZURIGO - Mentre nuove banconote entrano in circolazione i vecchi biglietti acquisiscono pian piano valore. Almeno agli occhi dei collezionisti e degli appassionati che sono pronti a sborsare cifre più o meno alte per accaparrarseli. Con l’arrivo dei nuovi 50 franchi varrà così la pena tenere da parte qualche “vecchio” biglietto verde con l’effigie di Sophie Taeuber-Arp?
Marianne Rapp Ohmann, della casa d’aste Rapp di Wil, mette le mani avanti: «A rappresentare dei pezzi da collezione di valore sono innanzitutto le banconote rare dell’Ottocento o del primo Novecento», spiega. Quelle più recenti, aggiunge, hanno più che altro un valore emotivo e personale per chi le conserva. Non si può ricavarne neanche qualche franchetto in più insomma? In realtà sì. Dipende: per una banconota delle 5a serie (1956-1974) gli appassionati sono pronti a pagare dai 150 ai 1000 franchi. Per una della 6a con l’immagine di Konrad Gessner (1978-1988) dai 70 ai 120.
E l’attuale 8a serie (1995-)? Per il 50 franchi che più o meno tutti abbiamo ancora nel portamonete i collezionisti potrebbero molto presto essere pronti a sborsare dai 60 ai 75 franchi, ma a una condizione: «Questi prezzi si riferiscono solo a banconote perfette, non piegate e senza strappi o macchie», mette in guardia Rapp.