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SVIZZERAUBS triplica gli utili

03.11.15 - 07:12
Il terzo semestre ha sorriso alla banca elvetica con un utile netto di 2.07 miliardi di franchi. UBS annuncia inoltre il nuovo direttore finanziario
UBS triplica gli utili
Il terzo semestre ha sorriso alla banca elvetica con un utile netto di 2.07 miliardi di franchi. UBS annuncia inoltre il nuovo direttore finanziario

ZURIGO - Utile netto di 2,07 miliardi di franchi nel terzo trimestre 2015 per UBS, una somma quasi triplicata rispetto ai 762 milioni realizzati un anno fa nello stesso periodo. La progressione si spiega in particolare con effetti eccezionali, ha indicato oggi la maggiore banca elvetica in una nota, in cui precisa tra l'altro di essere stata sentita - come il Credit Suisse - nell'ambito dell'inchiesta sullo scandalo di corruzione in seno alla FIFA.

La performance del terzo trimestre riflette l'attivazione nel periodo in rassegna di crediti d'imposta per 1,3 miliardi di franchi, precisa UBS. Tale meccanismo permette alle imprese di ridurre la fattura fiscale deducendo per una durata determinata le perdite registrate nel corso degli esercizi precedenti. L'utile ante imposte rettificato dagli elementi eccezionali ammonta a 979 milioni e supera del 16% quello del terzo trimestre 2014.

L'utile netto comunicato oggi risulta in netta progressione rispetto agli 1,32 miliardi registrati al termine del secondo trimestre. Nei primo nove mesi dell'esercizio corrente, l'utile netto ammonta a 5,25 miliardi, un po' più del doppio rispetto ai 2,61 miliardi dell'anno scorso.

Il risultato del terzo trimestre 2015 avrebbe potuto essere migliore se non fosse stato per costi di ristrutturazione pari a 298 milioni e accantonamenti per 592 milioni, tutti elementi che hanno influito negativamente sui conti.

Ad ogni modo, la prima banca elvetica ha registrato un buon andamento nella gestione patrimoniale negli Stati Uniti, con un risultato ante imposte di 259 milioni, superiore al secondo trimestre dell'anno. Sorprendente il risultato nella banca d'investimento, nonostante un contesto difficile: l'utile prima delle imposte nel terzo trimestre si è attestato a 496 milioni a fronte di una perdita miliardaria registrato un anno fa.

Tuttavia, con un utile ante imposte di 639 milioni nella gestione patrimoniale a livello mondiale si è ben lontani dei 707 milioni conseguiti nel terzo trimestre 2014. UBS spiega questo risultato con l'atteggiamento prudente della clientela europea ed asiatica. Ma grazie all'aumento delle entrate e di nuovi mandati è stato possibile chiudere il periodo luglio-settembre con un risultato solido, precisa la banca nella sua nota.

L'andamento della gestione patrimoniale a livello mondiale non ha convinto gli analisti. Ciò spiega le vendite di titoli UBS sui mercati.

UBS si dice meno ottimista sull'andamento degli affari per il futuro prossimo. Oltre ai problemi a livello economico attuali, nuove sfide attendono l'istituto finanziario. La banca si attende maggiori costi dalle nuove esigenze in materia di mezzi propri annunciate recentemente dal Consiglio federale nell'ambito della problematica del "too big to fail".

A ciò si aggiungono le difficoltà create dall'attuale basso livello degli interessi, fenomeno che avrà effetti negativi su determinati investimenti, e dall'attuale debolezza dell'euro rispetto al franco.

Per mitigare questi effetti negativi, UBS ha già adottato contromisure e rivisto i propri obiettivi. Pur mantenendo gli obiettivi di riduzione dei costi per 2,1 miliardi, il management prevede di attivare ulteriori crediti d'imposta (500 milioni).

Nuovo direttore finanziario - Parallelamente ai risultati del terzo trimestre, UBS ha annunciato diversi cambiamenti ai vertici per il primo gennaio 2016. In particolare Tom Naratil cederà il posto a Kirt Gardner quale capo delle finanze (CFO).

Naratil, arrivato a UBS nel 2000 a seguito dell'acquisto dell'istituto americano Paine Webber, assumerà la presidenza delle attività di gestione patrimoniale della regione Americhe (Wealth Management Americas) e di UBS Americas. Il suo successore Gardner lavora per la banca dal 2013, dopo aver servito per dieci anni Citicorp. Altri cambiamenti sono intervenuti in seno alla direzione generale e al consiglio d'amministrazione.

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