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BERNAPostFinance è una banca di importanza sistemica

01.09.15 - 07:12
Lo comunicano oggi la BNS e la stessa PostFinance
PostFinance è una banca di importanza sistemica
Lo comunicano oggi la BNS e la stessa PostFinance

BERNA - La Banca nazionale svizzera (BNS) considera PostFinance un istituto finanziario che presenta un "rischio sistemico". In futuro, la filiale bancaria della Posta dovrà quindi soddisfare esigenze più severe in materia di fondi propri e liquidità. Non è ancora chiaro quali.

La decisione è stata presa il 29 giugno scorso di concerto con l'Autorità di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), indica in una nota la BNS, che al termine di un procedimento avviato nell'agosto 2014 è giunta alla conclusione che un dissesto di PostFinance provocherebbe un grave danno all'economia e al sistema finanziario elvetici. Finora le banche che facevano parte della categoria "too big to fail" (troppo grandi per fallire) erano UBS, Credit Suisse, il Gruppo Raiffeisen e la Banca cantonale zurighese (ZKB).

La nuova classificazione da parte della BNS, sottolinea da parte sua PostFinance, è riconducibile alla posizione di leader che l'istituto riveste nel traffico dei pagamenti: nella prima metà di quest'anno sono stati effettuati quasi 500 milioni di transazioni. Anche nel settore dei depositi, pure di rilevanza sistemica, la filiale della Posta svolge un ruolo importante. Con un bilancio di 116 miliardi al 30 giugno 2015, PostFinance è uno dei principali istituti finanziari svizzeri.

La classificazione come banca sistemicamente rilevante sottolinea l'importanza di PostFinance per il sistema finanziario svizzero e contribuisce alla sua stabilità e a un'economia svizzera forte, afferma l'istituto. "Per questo motivo accogliamo con favore la decisione", ha indicato in una conferenza telefonica il direttore Hansruedi Köng. Dopo la trasformazione in società per azioni e l'ottenimento della licenza bancaria due anni fa si tratta quasi "di un passo logico".

In collaborazione con la FINMA, PostFinance dovrà ora procedere all'attuazione dei requisiti particolari in materia di capitale proprio, liquidità, concentrazione dei rischi ed elaborazione di un piano d'emergenza a garanzia delle funzioni di "importanza sistemica". Ciò di modo che in caso di tracollo a farne le spese non siano i contribuenti.

Köng non è stato ancora in grado di spiegare cosa ciò significhi esattamente per l'istituto. In ogni caso quest'ultimo è ben preparato: "la decisione non giunge inattesa", ha detto aggiungendo che "siamo consapevoli dell'importanza di PostFinance per il mercato finanziario". In base alle regolamentazioni attuali essa è anche sufficientemente capitalizzata: supera le esigenze previste dalla legge sia per quanto riguarda la quota minima di capitale che l'indebitamento massimo.

A carico di chi andrà il piano d'emergenza non si sa ancora. PostFinance appartiene difatti al contribuente, e l'obiettivo dei maggiori requisiti per le banche sistemiche è proprio la protezione di quest'ultimo. Un'altra domanda che si pone è a quali funzioni l'istituto potrebbe rinunciare in caso di crisi, ha aggiunto il CEO ricordando che con il suo mandato di fornitura del servizio universale PostFinance riveste una posizione particolare.

Köng ha anche rilevato che i maggiori oneri legati all'attuazione delle misure richieste dovrebbero risultare "marginali" in confronto all'erosione dei margini dovuto ai tassi d'interesse negativi. Pertanto non dovrebbero comportare un aumento delle tariffe.

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