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STATI UNITI / ITALIAMarchionne alla disperata ricerca di un partner

09.07.15 - 15:55
FCA ha bussato alla porta di GM senza successo. La necessità nel settore dell'auto di trovare alleanze per sopravvivere si fa sempre più sentita
Marchionne alla disperata ricerca di un partner
FCA ha bussato alla porta di GM senza successo. La necessità nel settore dell'auto di trovare alleanze per sopravvivere si fa sempre più sentita

TORINO - Sergio Marchionne è alla ricerca disperata di nuove alleanze.

Lo scrive l'agenzia tedesca Dpa, che in un articolo descrive come il tentativo dell'ad di Fiat Chrysler FCA di fusione con General Motors (GM) sia fallito a causa del rifiuto di quest'ultimo e di come sia spietato sopravvivere, in un mercato, quello automobilistico, che sta attraversando un periodo delicato, in cui la crescita perde slancio e produrre diventa sempre più caro. Stare al passo con i tempi, investire in tecnologie sempre più avanzate, come per esempio l'autovettura autonoma, e adattarsi ai regolamenti internazionali imposti, costa parecchio denaro".

Stefano Anversa, analista alla AlixPartners, ritiene che "il modello commerciale del futuro necessita grandi investimenti" e "grandi aziende come la FCA devono trovare nuove vie per poterseli permettere".

Marchionne né è naturalmente consapevole ed è per questo che con le fusioni, che spesso hanno un effetto di compressione dei costi e di cui ha fatto già esperienza, ha bussato alla porta di GM. Ma, come detto, non ha avuto molta fortuna. Marchionne con questa operazione puntava proprio a contenere i costi di produzione in un'industria automobilistica sempre più difficile.

Il matrimonio tra Fiat e Chrylser senza dubbio è riuscito. Un successo che rappresenta un'eccezione in un settore, quello automobilistico, che ha conosciuto grandi fallimenti, come quello della fusione tra Daimler e Chrysler.

Eppure la concorrenza si fa sempre più spietata. "Fiat Chrysler guadagna poco e ha il peggiore bilancio del settore", ha dichiarato Marx Warburton dell'istituto di analisi Bernstein Research, aggiungendo che Marchionne non ha molti assi nella manica da giocare oltre alla sua fama di abile stratega. "Il gruppo è fondamentalmente sopravvalutato", ha sentenziato senza pietà Warburton, precisando comunque che la FCA da ultimo ha dimostrato di riuscire anche ad ottenere dei successi.

Negli Stati Uniti, infatti, si assiste a un boom di vendite di pickup, autocarri e fuoristrada Chrysler. Il problema è che i margini di guadagno sono evidentemente più sottili rispetto a Ford o GM. Ed è per questo motivo che FCA rischia di non riuscire a stare al passo coi tempi nello sviluppo di tecnologie nella creazione e costruzione di auto elettriche. E non è un caso che Marchionne voglia coinvolgere nel mercato dell'auto anche giganti tecnologici come Apple e Google.

Sullo sfondo di una FCA debole, la ricerca di Marchionne di un partner per FCA è considerato generalmente più che altro un atto disperato.

Eppure nulla è perduto. Marchionne con le sue avances non troppo celate alla GM ha capito che sono arrivati i tempi dei consolidmenti nell'industria automobilistica. In altre parole, si sta aprendo un periodo di nuove alleanze e fusioni nel settore.

L'amore dichiarato da parte di Marchionne nei confronti di GM non è stato ricambiato. Chissà quale mossa ha in mente l'ad di FCA?

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