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BASILEASyngenta rifiuta l'offerta di Monsanto

08.05.15 - 08:53
L'offerta era di 449 franchi per azione
Syngenta rifiuta l'offerta di Monsanto
L'offerta era di 449 franchi per azione

BASILEA - Il gruppo agrochimico basilese Syngenta ha confermato di aver ricevuto un'offerta di acquisizione, non richiesta, da 42 miliardi di franchi dal colosso Usa Monsanto. Il consiglio d'amministrazione della società renana ha rifiutato l'offerta, ritenendo che essa sottovaluti l'azienda. Intanto l'azione vola in borsa e sta guadagnando il 17%.

L'offerta di 449 franchi per azione fatta da Monsanto rappresenta un premio del 35% rispetto al corso di chiusura di ieri. Il gruppo l'ha esaminata dal profilo giuridico e finanziario, ma l'organo di sorveglianza di Syngenta "l'ha respinta all'unanimità, in quanto non nell'interesse" dell'azienda basilese.

"La proposta di Monsanto non riflette le eccezionali prospettive di crescita offerte dalla strategia integrata di Syngenta, né il potenziale di valorizzazione futura", ha dichiarato il presidente del gruppo Michel Demaré, citato in un comunicato.

Syngenta menziona anche gli ostacoli derivanti da una eventuale fusione dal profilo della legislazione sulla concorrenza in numerosi paesi. Secondo i gruppo, l'offerta sottovaluta i rischi inerenti transazioni di siffatta ampiezza. La società evidenzia inoltre i suoi prodotti recentemente lanciati sul mercato e il suo carniere di progetti fitosanitari in fase di sviluppo, il cui potenziale fatturato è stimato a oltre 3 miliardi di dollari.

L'attuale valutazione di Syngenta "è compromessa dai movimenti valutari sul corto periodo e dal prezzo delle materie prime, ma le prospettive sono buone, con una quota di mercato di oltre il 50% per le economie emergenti", ha detto ancora Michel Demaré, secondo cui nel 2014 cui la strategia integrata del gruppo è stata "particolarmente coronata dal successo" proprio su questi mercati, dove è stata registrata una crescita a due cifre per il quinto anno consecutivo.

Le voci di un avvicinamento tra i due gruppi sono cresciute di tono dalla fine di aprile, spingendo l'azione Syngenta il 4 maggio a un livello record di 351 franchi. Il titolo ha chiuso ieri a 332,70 franchi, ma stamane, poco dopo l'apertura, guadagnava il 17% e nel pomeriggio addirittura il 21%, veleggiando oltre i 402 franchi.

Syngenta conta circa 29'000 collaboratori e ha realizzato lo scorso anno un fatturato di 15,1 miliardi di dollari, con un utile netto di 1,6 miliardi. Da parte sua Monsanto, nell'esercizio fiscale 2013-2014 chiusosi ad agosto, ha registrato un fatturato di 15,9 miliardi e un utile netto di 2,8 miliardi. La multinazionale, con sede a Saint-Louis, nello stato americano del Missouri, impiega circa 21'000 persone.

La presa di posizione di Syngenta, che interviene all'indomani dell'annunciata soppressione di 116 impieghi nel suo sito di Monthey (VS), ha sorpreso gli analisti, propensi a ritenere possibile l'avvicinamento. La decisione odierna tuttavia non rappresenta l'epilogo di un "feuilleton" che si trascina da oltre un anno. La Banca cantonale di Zurigo ritiene a questo punto probabile che il gigante americano torni alla carica con un'offerta più sostanziosa.

 

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