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BALERNAEvicus, il "villaggio virtuale" che ti guida fra i servizi del Ticino

07.01.15 - 06:05
Idraulici, lattonieri, antennisti: nasce la prima piattaforma-contenitore che vuole orientare i clienti fra le aziende di servizi del Cantone. "Nessuno prima d’ora le aveva mai raggruppate"
Evicus, il "villaggio virtuale" che ti guida fra i servizi del Ticino
Idraulici, lattonieri, antennisti: nasce la prima piattaforma-contenitore che vuole orientare i clienti fra le aziende di servizi del Cantone. "Nessuno prima d’ora le aveva mai raggruppate"

BALERNA - La prima a credere nel progetto è stata un’impresa di domotica, la Securcasa di Mendrisio. L’ultima, ma solo in ordine di tempo, la Munai make up e cosmetici di Bissone, azienda che si occupa di benessere: comparto che più di altri conserva la voglia di racimolare clienti, attraverso i canali tradizionali oppure l’adesione all’esperimento di Gerardo Roberto. Ex lavoratore dipendente e insoddisfatto nel campo degli acquisti e della logistica, 42 anni di Chiasso, al termine di un "periodo sabbatico" ha deciso di abbandonare tutto e "mettermi in gioco. Avevo due passioni che non ero mai riuscito a coltivare per davvero: il marketing e internet".

Un atto di sfida - Un destino ormai già da tempo incanalato in una direzione che sembrava ormai per sempre definita non l’ha fermato. È nata così Evicus, atto anzitutto di sfida e coraggio: piattaforma con sede a Balerna che aspira a orientare i clienti potenziali delle imprese ticinesi che offrono servizi ai privati. "Perché indirizzare nella scelta di prodotti è facile e abusato: ma nessuno ha mai pensato a una guida interattiva per trovare a colpo sicuro chi ti sistema i pluviali sul tetto di casa, chi offre l’extension delle ciglia, noleggia auto oppure installa un sistema d’allarme. Eppure a queste latitudini, dove si è rinunciato alla produzione di beni demandandola all’Asia, il futuro è nei servizi".

Difficile essere innovativi - Ha osservato, ragionato, prima di osare. "Creare qualcosa di realmente innovativo, in un ambito inflazionato come quello del web, è difficile e rischioso. Il comparto è in continuo sviluppo, la concorrenza è alta: ma i servizi erano un settore scoperto. Un prodotto si può acquistare con facilità anche dall’altra parte del mondo, senza che nessuno ci metta la faccia: ma una prestazione richiede fiducia e prossimità. E non sempre si trova con facilità su internet. Digitando nel motore di ricerca un termine, edilizia ad esempio, si ottiene più spesso un elenco di prodotti che di servizi. Così ho progettato Evicus: la prima piattaforma, in questo senso, mirata a fare da guida ai privati. Un contenitore che accoglie tutto ciò di cui potrebbero avere bisogno e aiuta a scegliere suddividendo i lavori per categorie: casa, veicoli, viaggi, consulenze, animali…".

Non siamo Amazon; però... - L’idea è quella di "un villaggio virtuale dove si incontrano domanda e offerta, con criteri di prossimità territoriale". Oltre 160 le aziende che hanno già aderito, intercettate dopo "tanta diffidenza" attraverso contatti personali stabiliti da Gerardo Roberto, che non si è lasciato scoraggiare dal possibile e iniziale rifiuto. "A volte mi sono sentito rispondere “Ma a voi chi vi conosce”. Come se bisognasse essere Amazon per meritare l’attenzione della gente. L’ambiente è difficile. Io ho offerto mesi di prova gratuita, per consentire alle aziende di sondare le possibilità di Evicus": da trasformare, eventualmente, in un abbonamento a pagamento, da 25 a 49 franchi al mese, con una gamma di opportunità più ampia. "Come offerte ai clienti potenziali, preventivi online, o una suddivisione per categorie dei servizi, in modo da conoscere meglio un’azienda che magari ha anche altro da dare. Per esempio, l’impresa di pulizia che noleggia fiori: chi lo direbbe mai? È fondamentale dire tutto di sé: perché, si badi bene, un servizio inutilizzato è sprecato per sempre".

Un catalogo per destreggiarsi - Nessun costo invece per il consumatore, guidato per mano verso la scelta puntuale di ciò di cui ha necessità. "Il nostro valore aggiunto è il raggruppamento per categorie. Perché a volte non si sa nemmeno con esattezza qual è lo specialista di cui si ha bisogno. Come si chiama chi ti sistema le condutture dell’acqua piovana? E per dipingere le pareti di casa serve il pittore, come si dice qui, o l’imbianchino? Talora la gente fa fatica anche a distinguere la differenza fra prodotto e servizio". Ecco dunque un enorme recipiente virtuale con lo scopo di "mettere in evidenza un elenco di servizi".

Il futuro: blog, app, evicus.it - La crescita è stata lenta e tutt’altro che graduale. "Si è proceduto per picchi. La fatica più grande è stata superare i sospetti. Oggi abbiamo un centinaio di visitatori al giorno, che per Evicus è un buon risultato. Il 70% sono ticinesi, il 20% italiani". Le aziende, invece, sono tassativamente locali: ma è già pronto un sito analogo che funzionerà per l’Italia. "Anche se, per il momento, i miei sforzi sono concentrati sulla Svizzera". Ma i progetti per il futuro non mancano. "Il resto sarà inaugurato un blog per scambiare consigli o informare sulle novità". In programma anche un’app, "appena avremo i numeri adatti: nell’attesa, siamo l’unico portale per pc che, pur facendo a meno del gps in uso sugli smartphone, localizza l’utente e offre una selezione di aziende in ordine di distanza dal luogo in cui ci si trova".

Recensioni al bando - Pecche? Una. Ma per Roberto si tratta, piuttosto, di una nota di merito. "Vietato fare recensioni. Non mi piacciono. I giudizi sono spesso troppo soggettivi. E valutare il lavoro di uno specialista è sempre ingiusto, richiede una competenza che la maggioranza delle persone non possiede. Per non parlare del mercato delle recensioni, negative o positive ad arte" . Dunque? "Nessuna opinione, non è il mio scopo. L’obiettivo è offrire l’opportunità di trovare senza titubanze ciò che si cerca»"

 

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