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BERNA - Il tasso d'interesse massimo per il piccolo credito e i leasing dovrebbe essere fissato al 10%, invece del 15% attuale. È quanto propone la modifica dell'ordinanza relativa alla legge sul credito al consumo, posta in consultazione oggi. Nel testo il Consiglio federale propone anche l'introduzione di un meccanismo di calcolo semplice e chiaro per il futuro.
Il tasso d'interesse massimo del 15% era stato fissato dal Consiglio federale nel 2003. Ora è necessario adeguarlo visto che da anni i tassi di interesse si mantengono ai minimi storici.
Il Parlamento ha stabilito che il tasso d'interesse massimo deve dipendere dai tassi d'interesse della Banca nazionale svizzera (BNS) determinanti per il rifinanziamento dei crediti al consumo. Per fissare questo limite massimo, il Consiglio federale propone di adottare un meccanismo di calcolo che tenga conto dei costi che gli istituti finanziari devono sostenere per il denaro prestato. Il tasso d'interesse massimo dovrà essere pari al libor a tre mesi, determinato di volta in volta dalla Banca nazionale, cui vengono sommati 10 punti percentuali. Attualmente si attesta al 10%.
Questo metodo di calcolo sarà sancito nell'ordinanza relativa alla legge sul credito al consumo. Il Consiglio federale verificherà di anno in anno annualmente il tasso massimo sulla base di tale meccanismo di calcolo, apportando eventuali adeguamenti.
Il tasso d'interesse massimo annuo, valevole per i crediti al consumo, i contratti di leasing, le carte di credito, le carte-cliente e i contratti di credito sotto forma di anticipo su conto corrente, è stato introdotto per evitare abusi in questo settore. Oltre ad evitare l'usura, protegge i consumatori da un indebitamento eccessivo, ricorda il governo nel rapporto esplicativo.
Nel 2008, il 4,3% degli individui tra i 18 e 49 anni, vale a dire 240'000 persone, viveva in un'economia domestica a elevato rischio di indebitamento. Significa che questi nuclei famigliari hanno richiesto almeno un prestito e che il livello di scoperti di conto o di ritardo nei pagamenti supera i due terzi del reddito mensile complessivo disponibile.
Nelle intenzioni del legislatore, il tasso d'interesse massimo stabilito per legge dove indurre il creditore a esaminare seriamente la capacità creditizia. Più è alto il rischio di insolvenza di chi chiede un prestito, più gli istituti di credito saranno restii a concederlo. In questo modo, secondo il Parlamento, il tasso massimo svolge un ruolo importante nella prevenzione dell'indebitamento eccessivo.
Ats
