La corte ha ammesso l'appello della RTS contro le misure provvisionali pronunciate lo scorso marzo dal Tribunale distrettuale di Sion: l'articolo si fonda su documenti la cui autenticità non è contestata da Giroud, quindi la sua diffusione non ne lede la personalità. Il Tribunale ritiene inoltre legittimo da parte della RTS presupporre che il commerciante di vini abbia potuto commettere un reato penale.
L'azienda vinicola Giroud aveva chiesto il ritiro del reportage diffuso dalla RTS il 21 febbraio ritenendo che il materiale su cui si basava - che attestava la pratica illecita di tagliare i vini - dovesse sottostare al vincolo del segreto d'ufficio da parte delle autorità cantonali o federali.