La banca pagherà 4 miliardi di dollari in contanti al Dipartimento di Giustizia, il maggiore versamento di questo tipo mai effettuato. Degli altri 3 miliardi di dollari, 500 milioni andranno alla Federal Deposit Insurance Corp e 2,5 miliardi di dollari ai clienti colpiti sotto forma di riduzione dei mutui. Citigroup - afferma il ministro della Giustizia, Eric Holder - era consapevole dei prestiti pericolosi che stava cartolarizzando ma "ha nascosto i difetti", in una cattiva condotta "egregia".
Il patteggiamento non assolve Citigroup o i suoi singoli dipendenti da possibili accuse penali, mette in evidenza Holder, secondo il quale la decisione nei confronti di Citigroup è solo l'ultimo passo nella serie di indagini in corso. Citigroup - precisa Holder - non sarà l'ultima istituzione finanziaria a essere indagata.
"Riteniamo l'intesa nel migliore interesse degli azionisti, ci consentirà di andare avanti e concentrarci sul futuro, non sul passato" afferma l'amministratore delegato di Citigroup, Michael Corbat. La banca inizialmente si aspettava di pagare una cifra molto inferiore. In aprile aveva offerto 363 milioni di dollari ma il Dipartimento di Giustizia aveva rifiutato. Le trattative per un accordo sono state poi interrotte per la distanza fra le due parti.
L'intesa di oggi mette quindi fine a mesi di tensione: il Dipartimento di Giustizia lo scorso mese ha deciso di ritardare la prevista azione legale nei confronti di Citigroup in seguito ai timori che l'arresto di uno dei sospetti autori dell'attacco a Bengasi potesse mettere in ombra il suo caso contro la banca. Il patteggiamento pone le basi anche per una trattativa fra il Dipartimento di Giustizia e Bank of America, che non vuole essere ritenuta responsabile per i problemi legati ai mutui di Merrill Lynch, che durante la crisi aveva deciso di non acquistare ma è stata poi oggetto di pressioni da parte delle autorità per completare l'acquisizione.