Secondo Meierhans, "non mi vi è alcuna ragione di pagare i medicinali generici fino a cinque volte più cari che in Olanda". Il preposto federale alla sorveglianza dei prezzi fa poi un'analogia con la piazza finanziaria elvetica. Così come quest'ultima - dice - anche l'industria farmaceutica deve adattarsi alla nuova realtà. Bisogna mettere al bando "completamente" i regali fatti al settore, in modo che "le casse malattia non debbano più pagare ogni anno milioni di troppo". A suo parere il costo dell'innovazione va eliminato, dato che è compensato dai brevetti.
Mister Prezzi attacca poi anche il margine di tolleranza, integrando nel paniere i medicinali degli Stati comparabili alla Svizzera e gestendo meglio la lista delle specialità. Ciò permetterebbe di determinare quali medicinali siano rimborsabili. I nuovi medicinali verrebbero iscritti provvisoriamente nella lista per tre anni; durante tale periodo dovrebbero provare la loro efficacia e la loro redditività.
Meierhans è persuaso che "se i prezzi venissero abbassati al livello europeo" i guadagni dei gruppi farmaceutici non sarebbero in pericolo. La Svizzera genera infatti solo una piccola percentuale del volume d'affari mondiale.