Colui che si reca a Davos dovrebbe sentirsi ben accolto e non come "una vacca da mungere", ha deplorato Schwab. Non è sufficiente costruire hotel e sviluppare infrastrutture. Occorre creare una "vera mentalità" d'accoglienza. Numerosi partecipanti al WEF si sono lamentati in seguito a esperienza negative, ha detto il suo fondatore.
A suo avviso, la scelta di Davos quale luogo della manifestazione non è scolpita nel marmo. Il tedesco, che è cittadino d'onore della località grigionese, vuole comunque restare fedele alla località, ma afferma che vi sono limiti che non vanno oltrepassati. "La concorrenza internazionale è grande. La fedeltà a Davos non dipende da me, ma dai partecipanti al forum, i quali devono sentirsi bene", ha dichiarato Schwab.