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BERNATutti pazzi per gli orologi svizzeri

27.12.13 - 15:15
Nuovo anno record nel 2013. E nel 2014 si prevede la continuazione dell'espansione
Foto d'archivio (Keystone)
Tutti pazzi per gli orologi svizzeri
Nuovo anno record nel 2013. E nel 2014 si prevede la continuazione dell'espansione

BERNA - Dopo un probabile nuovo record nel 2013, l'industria orologiera svizzera dovrebbe continuare a crescere anche l'anno prossimo. L'espansione dovrebbe tuttavia essere più debole rispetto al passato a causa della crisi del mercato cinese.

Nei primi 11 mesi del 2013, la Cina - che si conferma uno dei principali mercati d'esportazione - ha fatto registrare un calo del 15% delle vendite a 1,3 miliardi di franchi. Il rallentamento della crescita economica ha portato ad un cambiamento delle abitudini di consumo, con un aumento in volume ma una diminuzione in valore, ha spiegato all'ats il presidente della Federazione orologiera svizzera (FH) Jean-Daniel Pasche.

"I cinesi sono grandi amanti di orologi svizzeri, semplicemente preferiscono modelli più economici", ha affermato Pasche. Nel paese esiste comunque ancora un forte potenziale di crescita. L'industria conta di approfittare dell'accordo di libero scambio concluso tra Berna e Pechino. A tal proposito, la FH avrebbe voluto un'abolizione delle tasse doganali (invece di una loro riduzione del 60%), ma il rafforzamento previsto negli accordi della protezione della proprietà intellettuale è comunque ritenuto di estrema importanza.

Anche il mercato di Hong Kong è in calo: dopo 11 mesi la contrazione è del 6 % a 3,77 miliardi di franchi. La diminuzione si spiega con la tendenza dei cinesi "continentali" a fare meno acquisti nell'ex colonia britannica e con il calo delle riesportazioni di orologi transitanti appunto da Hong Kong.

Mentre i mercati asiatici sono in ribasso, le vendite in Europa sono progredite. Ciò dimostra l'importanza della diversificazione delle destinazioni, ha affermato Pasche. Il Vecchio Continente rappresenta ancora quasi un terzo delle vendite globali.

Malgrado la crisi della zona euro, le vendite in Europa non sono salite solo in Germania e nel Regno Unito, ma anche in Italia, in Spagna e in Grecia, ha sottolineato Pasche. La Germania, grazie ad una crescita del 9,8 % a 1,21 miliardi di franchi, sta inoltre tallonando la Cina, attualmente terza dietro Hong Kong e USA (+2,4 % a 2,070 miliardi).

Per l'industria orologiera, il 2013 sarà anche ricordato per i grossi passi avanti compiuti nella lotta alla contraffazione. "I risultati sono incoraggianti, ma bisogna restare vigili", ha affermato a tal proposito Jean-Daniel Pasche. Lo scopo di tale "battaglia" è mantenere alta la credibilità dei marchi svizzeri.

Grazie alla FH si è così potuto sequestrare quest'anno a Dubai circa 90'000 orologi falsi. La collaborazione è ottima anche con le autorità italiane: nella vicina Penisola sono stati scoperti 24'000 orologi contraffatti, in Russia i sequestri hanno raggiunto quota 10'000, ha affermato Pasche.

Negli Stati Uniti la FH è invece attiva nella lotta ai falsi nomi di dominio (indirizzi web) di internet. Grazie a uno speciale programma informatico che scandaglia i meandri della rete, si è potuto far bloccare quest'anno 150 siti, ha sottolineato Pasche.

ats

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