Macy's ha da sempre legato il suo nome a politiche di responsabilità sociale e civile e non può - sostiene il documento preparato dal gruppo 'Move.On.org' - continuare a vendere articoli prodotti da un individuo "irresponsabile, cattivo e senza scrupoli" come Trump. A bordo della campagna "Dump Trump" ("buttate via Trump"), che ha acquisito ancora più forza dopo che il miliardario ha invitato i cittadini a marciare su Washington per protesta contro la rielezione di Barack Obama, c'è anche la cantante pop e attrice Cher e le due celebrità si sono scambiate insulti via twitter.
"Non andrò mai più da Macy's, non sapevo che vendessero prodotti di Trump - ha cinguettato Cher - di quel razzista, cretino che non esita a mentire pur di aver copertura di stampa da quattro soldi. Non posso credere che Macy's si faccia rappresentare da quell'uomo".
"Le mie cravatte e il mio profumo 'Successo' sono gli articoli più venduti da Macy's per Natale", ha replicato Trump e diretto a Cher: "Dovresti occupare il tuo tempo pensando alla tua famiglia, alla tua carriera in rovina e alle tue massicce operazioni di chirurgia plastica che peraltro non hanno funzionato".
Un portavoce ha inoltre fatto presente che la petizione non spaventa affatto il miliardario: "Macy's ha bisogno di Trump, sia dei suoi prodotti che del suo sostegno".
Ma la paura di un boicottaggio delle vendite proprio nella stagione natalizia, affermano i sostenitori della campagna potrebbe far cambiare idea ai grandi magazzini, noti per il loro motto festivo "The Magic of Macy's" ("La magia di Macy's").