L'utile operativo (Ebit), che segnava una perdita di 9 milioni di euro nel 2010, si è attestato a 6,7 milioni di euro. Risultati che la società definisce "molto soddisfacenti".
Il segmento Peroral, dei medicinali per via orale, ha registrato una crescita delle vendite del 12%, a 101,4 milioni di euro. La divisione Perenteral (cerotti transdermici e impianti) ha generato 33,5 milioni di euro, ossi 3,2 milioni meno del 2010, in particolare per il calo dei prezzi e dei ricavi delle licenze sui prodotti.
Per quanto riguarda le prospettive, Acino si ritiene in buona posizione grazie all'acquisizione di una parte delle attività di Cephalon/Mepha. La società, che ha così incrementato gli effettivi da 450 a 870, conta per quest'anno su un giro d'affari tra i 240 e i 260 milioni di euro e intravede a più lungo termine un margine operativo lordo (Ebitda) dell'ordine del 25% (19% nel 2011).