Era stata proprio una incauta telefonata di Elisabeth Kopp al marito il 27 ottobre 1988, in cui la ministra di giustizia lo pregava di dimettersi dal consiglio d'amministrazione della Shakarchi Trading SA, sospettata di riciclaggio, a costare il seggio in governo alla consigliera federale, nel gennaio 1989.
Dallo "scandalo Kopp" era poi nato lo "scandalo delle schedature", rivelato il 24 novembre 1989 da una commissione parlamentare di inchiesta: la Svizzera apprendeva con sconcerto l'esistenza, nei locali della Procura federale, di 900 mila schede di persone e organizzazioni sorvegliate per motivi politici o di controspionaggio, non di rado in modo abusivo e con metodi ritenuti propri a polizie d'oltrecortina.
ATS