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MOSCAPutin si triplica lo stipendio

14.04.14 - 18:28
Guadagnava solo 3,7 milioni di rubli annui, pari a 74 mila euro
Foto Keystone
Putin si triplica lo stipendio
Guadagnava solo 3,7 milioni di rubli annui, pari a 74 mila euro

MOSCA - Vladimir Putin si alza lo stipendio. Anzi, arriva quasi a triplicarselo, dopo che nei giorni scorsi era emerso dalle dichiarazioni dei redditi che guadagnava solo 3,7 milioni di rubli annui, pari a 74 mila euro. Meno di quasi tutti gli altri leader che contano nel mondo, ma anche del premier Dmitri Medvedev (4,3 milioni di rubli, ossia 85 mila euro) o di molti dei suoi ministri e consiglieri.

E persino del suo stesso portavoce Dmitri Peskov (185 mila euro). Troppo imbarazzante, e soprattutto poco credibile dato che la dozzina di orologi da polso, secondo i suoi detrattori, varrebbe da sola 700 mila dollari. Così oggi ha disposto un adeguamento dell'appannaggio presidenziale e degli emolumenti del capo del governo, che saranno moltiplicati per 2,65.

 

Peskov ha spiegato che si tratta in effetti di un "recupero" perché né il presidente né Medvedev avevano beneficiato degli aumenti di stipendi accordati negli ultimi tempi ai funzionari e al personale delle due amministrazioni. Putin ora arriverà a guadagnare 196 mila euro l'anno, comunque meno della metà di Obama.

 

Dalla sua ultima dichiarazione dei redditi, Putin risulta proprietario, a titolo personale, solo di un appartamento di 77 metri quadrati, di un terreno di 1.500 mq, di un box auto di 18 mq e di tre automobili. Anche se, sempre a dar retta ai suoi avversari, potrebbe nella realtà contare su ben altre ricchezze, in parte occulte, legate agli amici del suo entourage.

 

Anche perché "è un uomo che vuole regnare come Stalin ma vivere come Abramovich", ironizza l'ex (ricchissimo) campione mondiale di scacchi Gerry Kasparov, tra i suoi oppositori. E, del resto, perché negarsi il lusso se ai suoi "protegé" che si occupano di business fa guadagnare cifre stellari, in linea come gli introiti del grandi manager occidentali? Il presidente del colosso petrolifero pubblico Rosneft, Igor Secin, dichiara ad esempio 50 milioni di dollari l'anno, e l'ad di Gazprom, Alexiei Miller, 25 milioni.

 

Già nel 2008 un politologo russo in rotta con il Cremlino, il controverso Stanislav Belkovski, aveva accusato Putin di aver ammassato all'estero una fortuna di "almeno 40 miliardi di dollari".

 

E due anni fa l'ex vicepremier ieltsiniano Boris Nemstov gli attribuì in un libricino addirittura una flotta di 43 jet e 15 elicotteri, 20 residenze degne degli zar, 11 orologi del valore 700mila dollari e il misterioso yacht Olympia di 57 metri, che sarebbe un regalo di Roman Abramovich: oggetti e ricchezze fantasmagoriche di cui Putin ha d'altronde più volte negato il possesso.

 

Salvo non si includano nella lista residenze e veicoli presidenziali. Ma in questo caso sarebbe "tutto regolare", giura Peskov: perché si tratterebbe di "dotazioni di stato" e non certo di non proprietà personali del leader del Cremlino.

 

ATS

 

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