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L'attuale segretario di stato americano potrebbe pagare l'incontro avuto con Kim
WASHINGTON - Si fa in salita la conferma di Mike Pompeo come segretario di stato americano. L'opposizione dei democratici in commissione esteri del senato sta crescendo al punto che i repubblicani, per evitare un voto negativo, potrebbero essere costretti alla mossa inusuale di sottoporre la nomina alla seduta plenaria del Senato stesso senza la raccomandazione favorevole.
L'ultimo senatore dem ad annunciare la sua opposizione è Bob Menendez, sollevando preoccupazioni per il fatto che Pompeo, nelle loro conversazioni private, non ha rivelato il suo recente viaggio come capo dell'agenzia di spionaggio civile statunitense Cia in Corea del Nord per incontrare il leader nordcoreano Kim Jong-un.
«Credo che il nostro capo della diplomazia debba essere franco e, più gravemente, le sue opinioni in passato non hanno riflesso i valori della nostra nazione e non sono accettabili per il numero uno della nostra diplomazia», ha detto Menendez intervenendo al think tank 'Center for Strategic and International Studies'.
La nomina di Pompeo potrebbe essere approvata dal Senato senza il sostegno della commissione esteri ma sarebbe la prima volta che accade dal 1925.
Sostegno dall'Onu - Il segretario generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, «sostiene ogni iniziativa diplomatica» e «saremo di supporto in ogni modo possibile». Così il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric, ha commentato la notizia dell'incontro a Pyongyang tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e Mike Pompeo, ex direttore della Cia e in attesa di conferma dal Senato Usa come segretario di stato.
