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ITALIAÈ leghista il primo senatore di colore d'Italia

06.03.18 - 16:15
Si chiama Toni Iwobi. L'anno scorso aveva fatto discutere per le frasi sui «finti profughi» che porterebbero la malaria
È leghista il primo senatore di colore d'Italia
Si chiama Toni Iwobi. L'anno scorso aveva fatto discutere per le frasi sui «finti profughi» che porterebbero la malaria

ROMA - È la Lega, e proprio da Bergamo dove ha raccolto il consenso più alto d'Italia, a portare per la prima volta in Parlamento un senatore di colore: si tratta di Toni ChiKe Iwobi, 62 anni, da 25 militante del Carroccio, di professione piccolo imprenditore nel settore della sicurezza e dei servizi informatici.

Due lauree, vive con la moglie Lucia e i figli Elisabetta e Clifford (è anche nonno) a Spirano, centro di cinquemila abitanti della Bassa bergamasca e tra le roccaforti della Lega: con 6194 preferenze, il sindaco Giovanni Malanchini - noto per aver fatto registrare, anni fa, la voce del risponditore automatico del centralino del municipio in dialetto bergamasco - è risultato tra i più votati della Lega per il Consiglio regionale della Lombardia.

E a Spirano, dove domenica la Lega ha ottenuto il 46,07% dei voti alla Camera e il 48,47% al Senato, Iwobi è consigliere dal 1993 a oggi ed è stato anche assessore dal 2010 al 2014. Matteo Salvini lo aveva nominato nell'ottobre del 2014 responsabile federale del Dipartimento immigrazione del partito. Nato il 26 aprile del 1955 a Gusau, cittadina della Nigeria Nord Occidentale, nello stato di Zafara, in una famiglia di 11 fratelli, nel Paese d'origine ha trascorso i primi sette anni di vita, studiando alle scuole cattoliche.

Giunto in Italia con un visto da studente nel 1976, il neosenatore del Carroccio ci tiene a ripercorrere il suo iter di "immigrazione legale". Di madrelingua inglese, si è diplomato a Manchester in economia aziendale con specializzazione in marketing, sales & business management e ha poi ottenuto un diploma di analista contabile a Treviglio (Bergamo). Ottenuta una prima laurea in Computer information science, in Italia si è laureato in Scienze dell'informazione.

Dal 2001 è amministratore delegato della 'Data Communication labs Srl' con sede proprio a Spirano e che si occupa di servizi informatici, tra cui la progettazione di software gestionali, la gestione di reti locali e sistemi di sicurezza, la realizzazione di siti internet, oltre a un servizio di provider per la Carta regionale dei servizi. In precedenza, Iwobi aveva lavorato come direttore tecnico e commerciale in una ditta che opera nel settore informatico e ha sede a Roveredo, nei Grigioni, e negli anni '80 è stato responsabile del personale in un'azienda di Vimodrone (Milano) che opera nel settore degli impianti petroliferi e del gas.

«Dopo oltre 25 anni di battaglia nella grande famiglia della Lega, sta per iniziare un'altra grande avventura - commenta Iwobi -. Ringrazio Matteo Salvini, un grande leader che ha portato la Lega a diventare la prima forza di centrodestra del Paese! La politica non si fonda su sensazioni o prime impressioni, ma sul realismo, e cioè quella capacità di leggere e interpretare le situazioni reali, per come esse si presentano, per arrivare a soluzioni di qualità. La discriminazione? Nasce quando dilaga l'immigrazione clandestina». «Il razzismo in Italia è solo a sinistra», ha chiosato su Facebook Salvini.

Lo scorso anno avevano fatto discutere alcune affermazioni di Iwobi: «Che assicurazioni danno la Presidenza del Consiglio e i ministri dell’Interno e della Salute che le orde di finti profughi che stanno invadendo l’Italia non stanno anche portando gravissime malattie?» aveva dichiarato dopo la morte di una bambina morta di malaria a Brescia. «Sulla pelle della gente, specie dei bambini, non si può e non deve scherzare».

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