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GIAPPONE«Avanti con il trasloco della base USA»

05.02.18 - 07:35
All'indomani della vittoria del proprio candidato a Nago, il premier Abe ha ribadito la posizione dell'Esecutivo
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«Avanti con il trasloco della base USA»
All'indomani della vittoria del proprio candidato a Nago, il premier Abe ha ribadito la posizione dell'Esecutivo

TOKYO - All'indomani della vittoria del proprio candidato alle elezioni comunali della città di Nago, nell'isola di Okinawa, il premier giapponese Shinzo Abe ribadisce la posizione dell'Esecutivo di andare avanti con il trasloco della base militare statunitense, entro i tempi stabiliti dalla legge.

Il voto elettorale di domenica ha decretato l'affermazione dell'indipendente Taketoyo Toguchi - sostenuto dal governo conservatore - sul sindaco uscente Susumu Inamine, fermo oppositore al progetto di trasferire il grosso del contingente militare Usa all'interno del distretto di Nago, per alleggerire l'ingente presenza delle truppe statunitensi nella base cittadina di Futenma, poco a nord della capitale Naha.

«Grazie al consenso ricevuto dalla popolazione locale andremo avanti col nostro piano di trasloco, in base a quanto stabilito nel 2016 dalla decisione della Corte Suprema», ha detto il premier Abe, riferendosi alla sentenza di terzo grado dei giudici che hanno dichiarato illegale la revoca del permesso di costruzione da parte del governatore dell'isola Takeshi Onaga.

E proprio il voto di ieri, secondo gli osservatori, potrebbe preludere ad un ulteriore scontro elettorale tra il governo di Tokyo e lo stesso Onaga, espressamente contrario alla presenza delle forze militari Usa nell'isola, e il cui mandato scade alla fine di quest'anno.

Sul territorio di Okinawa sono dispiegati poco più della metà dei 54 mila militari statunitensi di stanza in Giappone, e le basi occupano attualmente circa il 20% della superficie dell'isola. La loro presenza è teatro di un aspro scontro tra il governo centrale e la popolazione locale a causa dell'impatto ambientale e acustico sul territorio, oltre ai numerosi crimini commessi dai militari Usa nel corso degli anni.

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