Cerca e trova immobili
In una nota ufficiale diffusa oggi dal ministero degli Esteri vengono definite «indegne ed illegali»
CARACAS - Il governo venezuelano ha respinto oggi «in modo energico» le sanzioni imposte dall'Unione Europea contro sette alti dirigenti di Caracas - fra i quali il presidente del Tribunale Supremo di Giustizia (Tsj) e la responsabile del Consiglio Nazionale Elettorale (Cne) - definendole «indegne ed illegali».
«Queste azioni indegne violano i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite e costituiscono una grossolana ingerenza nelle questioni interne del nostro paese», si legge in una nota ufficiale diffusa oggi dal ministero degli Esteri venezuelano.
Nel testo si segnala che «questo comportamento ossessivo dell'Ue riguardo al Venezuela» la porta a «tradire i suoi principi stessi, trasformandola in uno strumento al servizio delle pretese imperiali del governo statunitense", il che dimostra la "notevole subordinazione" di Bruxelles rispetto al "governo razzista di Donald Trump (ndr, il presidente americano)».
Il governo di Nicolas Maduro ha chiesto che si dimostri «rispetto per le sue autorità, democraticamente elette», attraverso «l'immediata sospensione delle azioni politiche ostili alla nostra patria».
