L'accordo chiama i senatori ad esprimersi su un provvedimento di spesa temporaneo che consentirà il ripristino dell'amministrazione federale fino a tale data
WASHINGTON - Il Senato americano ha messo fine allo shutdown. L'accordo raggiunto fra democratici e repubblicani, con 81 sì e 18 no (maggioranza richiesta 60), chiama i senatori ad esprimersi su un provvedimento di spesa temporaneo che consente il ripristino dell'amministrazione federale fino al prossimo 8 febbraio.
Questo con il contestuale impegno da parte del leader della maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, di indire una votazione sul nodo dell'immigrazione prima di quella data.
Il problema dreamers - Donald Trump farà un accordo sull'immigrazione solo se sarà buono per il Paese: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders nel briefing con i giornalisti commentando l'accordo raggiunto tra repubblicani e democratici al Senato per mettere fine allo shutdown con l'impegno di affrontare il problema dei dreamer.
La Casa Bianca non ha tuttavia precisato se sostiene l'ipotesi della cittadinanza per i dreamer, gli immigrati arrivati da minorenni in Usa al seguito di genitori illegali, tutelati da Barack Obama con un programma di protezione che Donald Trump ha cancellato. È tuttavia fiduciosa che si possa raggiungere un accordo con i democratici sull'immigrazione, ritenendo che non ci sia una distanza enorme.
Il presidente, secondo le previsioni, dovrebbe firmare la legge che mette fine allo shutdown nel tardo pomeriggio o nella serata di oggi (tra la sera e la notte in Svizzera).