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STATI UNITIIl feeling tra Trump e Duterte imbarazza gli Usa  

13.11.17 - 20:51
Il presidente si è distanziato dalla linea dei suoi predecessori sempre attenti al tema dei diritti umani, prediligendo uno stile più da uomo d'affari
Keystone
Il feeling tra Trump e Duterte imbarazza gli Usa  
Il presidente si è distanziato dalla linea dei suoi predecessori sempre attenti al tema dei diritti umani, prediligendo uno stile più da uomo d'affari

NEW YORK - Tra Donald Trump e Rodrigo Duterte è feeling vero. E pazienza se il controverso presidente filippino è accusato di condurre una sanguinosissima guerra alla droga e di aver ordinato l'uccisione di migliaia di persone al di fuori di ogni norma e regola giudiziaria.

Il presidente americano durante il cordialissimo faccia a faccia ha appena sfiorato il tema dei diritti umani, come informa la stessa Casa Bianca. Anche se il portavoce del governo di Manila addirittura smentisce che il tycoon abbia fatto un qualunque riferimento a questo delicato tema, spiegando invece come Trump abbia dato pieno sostegno alla battaglia portata avanti dal leader filippino contro quella che è considerata un'emergenza nazionale.

Comunque sia andata, quella di Trump è stata una svolta rispetto alla tradizionale linea dei presidenti americani, sempre molto attenta al tema diritti durante le missioni in Paesi controversi. Il suo stile più da uomo d'affari che da presidente come sempre lo ha portato ad affrontare con Duterte le questioni di comune interesse - come la lotta all'Isis, la difesa dalla minaccia della Corea del Nord, gli scambi commerciali - lasciando sostanzialmente da parte gli argomenti più scomodi. Uno schema che il tycoon ha adottato anche nel suo incontro di pochi giorni fa con Xi Jinping.

Non è però passata inosservata sui media Usa la mancata reazione di Trump alle dure parole di Duterte verso i giornalisti presenti all'inizio dell'incontro, ai quali non è stata data la possibilità di fare domande. Ma soprattutto a creare imbarazzo alla casa Bianca è stata la risata del tycoon quando il leader filippino ha zittito un reporter, poi spintonato insieme ad altri fuori dalla stanza dal personale addetto alla sicurezza.

«Abbiamo una grande relazione con Duterte, il nostro incontro è stato un grande successo», si è limitato a dire Trump, che è stato visto parlottare in maniera fitta e molto amichevole con Duterte anche durante la cena di gala offerta domenica sera dal presidente filippino. Cena durante la quale quest'ultimo ha anche intonato un brano dedicandolo all'amico Donald.

A gettare un'ombra sulla missione di Trump a Manila, però, è stato anche un altro aspetto, questo legato al conflitto di interesse tra un presidente che è anche a capo di un impero immobiliare. Tra i presenti all'incontro con Duterte c'era infatti anche Jose Antonio, un immobiliarista partner di Trump nel progetto per la costruzione di un lussuoso grattacielo nel distretto finanziario di Manila. Antonio è anche l'inviato commerciale di Duterte negli Stati Uniti.

Intanto per le strade della capitale filippina almeno duemila persone hanno manifestato contro il presidente americano, il cui volto campeggiava sui cartelli con sovraimpressa una svastica. Negli scontri tra manifestanti e polizia, con il lancio di sassi e bottiglie da una parte e l'uso dei cannoni ad acqua dall'altra, sono rimaste ferite una decina di persone, tra cui almeno 6 agenti. Si registrano anche diversi arresti.

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