Cerca e trova immobili

GERMANIAMerkel fischiata a Monaco

22.09.17 - 22:01
Keystone
Merkel fischiata a Monaco

BERLINO - Le ultime battute della campagna elettorale in Germania riservano uno shock in Baviera: a Monaco, Angela Merkel, stasera, è stata massicciamente fischiata. Cornice inusuale per contestazioni così rumorose. E lei, la cancelliera sempre "sovrana", ha continuato il suo comizio in tono monocorde, senza nascondere un profondo dissenso nel volto per una protesta alimentata probabilmente, come nei giorni scorsi, dai populisti di AFD.

Un clima caldo e colorato da immancabili palloncini rossi, sullo sfondo di una delle piazze più ricche di storia della capitale, Gendarmenmarkt, ha accolto invece Martin Schulz, che a Berlino ha attaccato i radicali di destra, nemici della democrazia, e la cancelliera, che ha sprofondato il paese nella "letargia".

Schulz si presenta puntuale alle 18:00, introdotto dalla celebre cover di Tina Turner, "Simply the best", scortato dallo stato maggiore dell'Spd: ministri, parlamentari e governatori di Laender, non manca nessuno. Il primo colpo è per l'Afd, i "nemici della democrazia" o meglio "i becchini della democrazia" da cui l'Spd dovrà difendere la Germania. Al loro richiamo l'applauso della folla scatta immediato. Il secondo è per la Cdu e per la sua "politica del sonnifero" che ha anestetizzato gli elettori. «Se questa politica del sonnifero diventa normale - avverte Schulz - vincono i cavalieri della paura, cioè l'Afd». Con politica letargica, Schulz si riferisce ad una politica in cui si dice che va tutto bene, come recita lo slogan di Merkel: «Per una Germania dove vivere bene e volentieri». «Quando parlo di queste elezioni devo fare una doppia fatica, devo spiegare il programma dell'Spd e quello della Cdu, perché loro non lo spiegano», per esempio, rincara Schulz, in tema di pensioni non chiariscono fino in fondo perché non vogliono cambiare niente.

L'ex presidente del parlamento europeo torna al cavallo di battaglia dell'ultimo periodo elettorale: «non è colpa mia se Merkel si sottrae al confronto». Un secondo duello elettorale, richiesto da Schulz, infatti è stato negato dalla cancelliera. Ma proprio il rapporto con la Cdu, è una nota dolente che amareggia gli elettori dell'Spd. Philip, 21 anni, dice che voterà Spd ma "i due partiti sono difficilmente distinguibili, sono più le somiglianze delle differenze, e Schulz non è molto credibile quando parla di giustizia, anche se il tema è importante". "L'Spd ha governato in coalizione con la Cdu per tutta la legislatura e nessuno lo può dimenticare" prosegue lo studente. Anche Georg, 55 anni, è della stessa opinione: «la cancelliera si è rafforzata sposando i temi dell'Spd, e la grande coalizione fosse per me non la rifarei mai...». Ma è forse una questione di scelta di un candidato sbagliato? "Chiunque al posto di Schulz avrebbe fatto questa fine nei sondaggi, non è un problema di debolezza del candidato, il problema è la forza di Angela Merkel", risponde Justus, 24 anni.

Schulz ci gioca su, nel corso del comizio, leggendo e commentando una serie di definizioni sprezzanti raccolte dai giornali: «dicono che ho il carisma di un impiegato di una Cassa di risparmio. Per me va bene, ma ditemi, che cosa c'è che non va in un bancario? Trovo questo atteggiamento un'assoluta mancanza di rispetto».

I due avversari hanno però chiaramente anche un nemico comune: stando a un sondaggio INSA, AFD toccherebbe addirittura il 13%, e sarebbe terzo partito in Germania. «Si percepisce che siamo in tempi insicuri - ha concluso Merkel, in un discorso assolutamente privo di novità - c'è bisogno di centro e di senso della misura».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE