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GERMANIA«La socialdemocrazia ha un problema, non solo in Germania»

18.09.17 - 08:11
A una settimana dalle elezioni, l'SPD di Schulz continua a perdere consensi. Ne parliamo con un membro della presidenza del partito
Keystone
«La socialdemocrazia ha un problema, non solo in Germania»
A una settimana dalle elezioni, l'SPD di Schulz continua a perdere consensi. Ne parliamo con un membro della presidenza del partito

BERLINO - Il 24 settembre prossimo i tedeschi rinnoveranno il Bundestag, il parlamento federale, e sceglieranno di conseguenza il loro prossimo cancelliere o cancelliera. Secondo l’ultimo sondaggio Enid, la CDU/CSU di Angela Merkel ha accresciuto ulteriormente il proprio vantaggio sull’SPD che, con il 22% dei consensi, ha invece toccato il minimo da quando Martin Schulz ha annunciato la propria candidatura in gennaio.

Che cosa c’è che non va in casa socialdemocratica? 20 Minuten lo ha chiesto a Peter Friedrich, membro della presidenza del partito ed ex segretario generale per il Baden-Württemberg.

Signor Friedrich, perché l’SPD continua a perdere consensi?

Perché è tornato il torpore della “Grosse Koalition”. L’SPD fa parte del governo federale da quasi vent’anni con una sola interruzione. Per questo è difficile costruire un’opposizione. In primavera il dibattito politico si sviluppava ancora essenzialmente fra CDU/CSU e SPD, ma nel frattempo questa polarizzazione è finita ai margini.

Lei ci è stato segnalato come qualcuno che può «descrivere il tracollo dell’SPD». Può farlo davvero?

Un singolare onore. Per più di metà della mia vita sono stato un fiero membro dell’SPD e non credo in alcun modo che il partito sia al tracollo. La socialdemocrazia, tuttavia, ha un problema, non solo in Germania, ma in tutta Europa. Ci vengono richieste soluzioni che garantiscano più giustizia sociale e un futuro di sviluppo. In molti, però, non hanno più fiducia nella politica e nella possibilità di elaborare soluzioni globali realmente efficaci. Inoltre, la socialdemocrazia soffre del fatto che, al momento, la ri-nazionalizzazione della politica e l’ideologia dell’isolamento hanno il potenziale per diventare maggioritarie. La socialdemocrazia, per di più, non riesce ancora a contrapporvi dei controprogetti globali. Dobbiamo tornare a essere un movimento europeo e globale per ridiventare vincenti anche a livello nazionale e regionale.

Schulz era e si presenta come un politico dell’Unione europea. Per molti, però, l’UE non è affatto sinonimo di giustizia sociale. Al contrario, rappresenta una spietata istituzione fondata sulla burocrazia. Schulz è stato la scelta sbagliata?

I sondaggi dimostrano che Martin Schulz comprende le condizioni di vita dei cittadini molto meglio della signora Merkel. Lei, però, ottiene valutazioni migliori in quanto a simpatia e competenza. Non ci sono indizi, tuttavia, che Schulz sia percepito come un politico scollegato dalla realtà. Non si discute, del resto, sul fatto che in Germania sia visto in primo luogo come un politico europeo. La gente si augura che la Germania sia ben rappresentata nel mondo e ciò sarebbe garantito da entrambi i candidati. L’esperienza come politico europeo di Schulz è senza macchia, ma, in quanto capa di governo, Merkel può rivendicare il fatto che durante il suo cancellierato la gente è stata e sta bene. La maggior parte delle riforme politiche che hanno contribuito a questo risultato, però, sono state volute dall’SPD.

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COMMENTI
 

Nicklugano 6 anni fa su tio
La socialdemocrazia avrà pure un problema, ma la Germania ne ha tantissimi...
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