Il premier è tornato ad attaccare per la seconda volta i media, accusandoli di focalizzarsi sulle indagini contro di lui per corruzione
TEL AVIV - La notte scorsa il premier Benyamin Netanyahu è tornato ad attaccare per la seconda volta i media accusandoli di mettere in evidenza le indagini contro di lui per corruzione con l'obiettivo di mettere fine al suo governo.
«L'industria delle false notizie - ha detto in un discorso ai sostenitori, stimati in 2-3mila, del suo partito il Likud - è al suo massimo e lo scopo delle proteste è quello di farmi incriminare ad ogni costo».
«Danno notizie entusiasticamente e senza fine delle proteste della sinistra. Le stesse proteste il cui fine è applicare pressioni improprie in modo che un'incriminazione sia emessa», ha spiegato riferendosi alle manifestazioni che ogni sabato sera, da mesi, si svolgono sotto la casa dell'Avvocato Generale dello stato a Gerusalemme Avichai Mandelblit a favore di una rapida messa in accusa.