GERMANIAAfd: «Veto sul velo e uscita dall'euro»

BERLINO - Berlino fuori dall'euro, il veto sul velo in tutti gli uffici pubblici (scuole comprese) e un saldo negativo di 200'000 profughi all'anno, da ottenere attraverso massicci rimpatri. Sono questi i punti principali della mozione dei nazional-populisti tedeschi di Alternative für Deutschland (alternativa per la Germania, Afd), che costituirà la spina dorsale del programma elettorale per le urne di settembre.

A essi si aggiunge l'ipotesi di togliere la cittadinanza tedesca agli stranieri macchiatisi di crimini, «anche se questo dovesse determinarne lo status di apolidi»; il divieto dei ricongiungimenti familiari per i profughi; e l'abolizione delle cattedre di religione islamica nelle università e scuole pubbliche tedesche. La proposta è stata presentata dalla leader dell'Afd Frauke Petry e altri dirigenti del partito oggi a Berlino.

Per quanto riguarda l'euro, Afd ritiene che la moneta unica si sia trasformata «in un'unione di trasferimenti» e che la Germania debba abbandonarla. Tra le proposte, anche la revisione della decisione assunta dal secondo governo della cancelliera Angela Merkel dopo Fukushima di abbandonare l'energia nucleare.

La mozione verrà discussa nel congresso programmatico che si terrà ad aprile, ed è il frutto di un sondaggio condotto tra i membri di Afd, anche se «solo il 27% degli oltre 23'000 militanti registrati ha preso parte al sondaggio». Nel documento i populisti descrivono la Germania come un Paese occupato da «piccole e potenti oligarchie politiche che si sono stabilite nei partiti tradizionali».

Se sulla questione stranieri sembra delinearsi a grande maggioranza un programma di isolamento e rifiuto della migrazione, su temi economici e sociali, la discussione resta ancora aperta. Nelle ultime settimane Afd, che alle ultime elezioni regionali ha spiazzato i giochi, raccogliendo inattesi consensi con punte a due cifre, sta calando vistosamente nei sondaggi: è all'8% stando al Forsa di ieri.