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BELGIOAvramopoulos: «Tradurre i compact UE-Africa in realtà»

10.06.16 - 20:45
Avramopoulos: «Tradurre i compact UE-Africa in realtà»

BRUXELLES - l consenso generale sull'impianto e la strategia del Piano Ue per accordi con i Paesi di origine e transito dei flussi migratori ci sono, ma la questione della contribuzione finanziaria degli Stati membri resta un punto sensibile.

E la sfida ora è riuscire a tradurre i primi 'compact' in linee di lavoro operative già subito dopo il prossimo vertice dei leader del 28 e 29 giugno, dal quale si attende un chiaro mandato, come chiede il commissario europeo all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos.

"Abbiamo trovato sostegno, mi pare ci sia stata un'ampia condivisione. E mi è stato ribadito che le risorse si troveranno", afferma il ministro italiano Angelino Alfano lasciando il consiglio Interni Ue, primo vero banco di prova politico dopo la presentazione della proposta della Commissione di martedì.

All'incontro il capo del Viminale è tornato a battere sul "punto centrale" dei rimpatri dei migranti economici che affollano i nostri centri e che "devono essere europei", quindi condotti sulla base di intese per la riammissione siglate da Bruxelles, proprio grazie ai compact con i Paesi africani. "È il succo della questione", ha evidenziato Alfano. "Siamo convinti che se ci sono gli accordi di rimpatrio i soldi si trovano. Sarebbe stupido non farlo, per una priorità simile".

Ma l'austriaco Wolfgang Sobotka frena, riflettendo il pensiero di vari colleghi. "Anche se c'è la volontà di tradurre questa solidarietà in azione, "non è facile, specialmente quando si parla di finanziamenti. Perché alla fine questo piano significa che si devono aggiungere soldi".

Avramopoulos prova a spostare il focus: non dobbiamo puntare l'attenzione "sui finanziamenti. Dobbiamo collaborare con questi Paesi con spirito di rispetto e mutua fiducia. Noi ne abbiamo bisogno per gestire meglio i flussi migratori, ma anche loro hanno bisogno del nostro aiuto, da questo verranno i risultati".

E l'olandese Klaas Dijkhoff aggiunge: "Nessuno Stato membro sarà mai entusiasta di spendere di più. Ma la parola chiave è 'efficacia'. Misure efficaci sono un buon investimento".

Così come l'Italia, anche la Commissione europea punta ad "un'operatività immediata" del piano. "Non possiamo aspettare che la stagione degli arrivi sia finita. Ma per fare questo, abbiamo bisogno di un chiaro mandato Ue. Spero il vertice dei leader Ue sostenga il nostro approccio", ammonisce Avramopoulos. "Credo ci siano tutte le condizioni" puntualizza il capo del Viminale "se non accadrà, sarà per "mancanza di volontà, non di proposte", avverte Alfano.

Intanto, la Slovacchia che avrà la presidenza di turno del Consiglio di Ue da inizio luglio, appare pronta a spingere il dossier: per il ministro dell'Interno Robert Kalinak è "finalmente" un'iniziativa che cerca di dare una "soluzione alla radice" del problema.

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