Il tycoon assicura che visiterà presto il Paese e promette aiuti
WASHINGTON - In un'intervista rilasciata a Israel ha-Yom, un giornale molto vicino al premier Benyamin Netanyahu, il "presunto" candidato repubblicano alle presidenziali Donald Trump si è impegnato a sostenere decisamente Israele e ha anticipato che «presto» vi giungerà in visita.
«Le minacce su Israele - ha affermato - sono più elevate che mai a causa del comportamento di Obama verso l'Iran e per l'accordo sul nucleare. Il popolo in Israele soffre molto a causa di Obama». «Il mio sostegno ad Israele - ha aggiunto - è fermo e molto stabile. Noi difenderemo Israele, che riceverà i nostri aiuti».
Alla domanda del giornale se il nome scelto per il nipote neonato di Trump, Theodore, sia un implicito omaggio all'ideologo sionista Teodoro Herzl, si è limitato ad osservare che si è trattato di una libera scelta dei genitori. La figlia di Trump è convertita all'ebraismo, ed è praticante.
L'intervista è apparsa una settimana dopo che il proprietario di Israel ha-Yom, il tycoon statunitense Sheldon Adelson, ha espresso aperto sostegno alla candidatura di Trump.