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UNIONE EUROPEAL'Ue propone di estendere i controlli alle frontiere per 5 paesi Schengen

04.05.16 - 13:17
L'iniziativa coinvolge Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Austria, ma non il confine del Brennero
L'Ue propone di estendere i controlli alle frontiere per 5 paesi Schengen
L'iniziativa coinvolge Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Austria, ma non il confine del Brennero

BRUXELLES - La Commissione dell'Unione europea presenta una raccomandazione al Consiglio Ue, sulla base di un articolo del Codice Schengen mai usato prima per permettere a Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia di estendere i controlli temporanei alle frontiere interne.

L'iniziativa - della durata massima di sei mesi e solo pre confini specifici - è strettamente legata alle carenze persistenti nella gestione greca delle frontiere esterne, e proprio per questo, ad esempio, tra i confini che saranno oggetto dei 'check' non figura il Brennero. In particolare, per la Germania riguarda i confini con l'Austria, per l'Austria quelli con Ungheria e Slovenia.

L'iniziativa è stata presentata dal vicepresidente vicario della Commissione Ue Frans Timmermans e dal commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos. "Siamo ancora di fronte a difficoltà alle frontiere esterne gestite dalla Grecia e su questa base proponiamo questa "proposta temporanea", che è un "passo intermedio" per tornare al normale funzionamento di Schengen entro l'anno come previsto dalla nostra roadmap".

"Se non ci sarà solidarietà" nell'affrontare i flussi migratori "non ci sarà solidarietà in nessun altro settore. Non si voltano le spalle al vicino", così il vicepresidente vicario della Commissione Ue Frans Timmermans nel presentare la proposta di riforma del regolamento di Dublino.

Ricollocamenti se viene sforato il 150% della quota - La proposta di riforma del regolamento di Dublino presentata dalla Commissione Ue prevede un meccanismo per una giusta ridistribuzione dei richiedenti asilo, sulla base di un sistema automatico che scatta quando viene sforato il 150% della quota di riferimento (fissata da Bruxelles secondo una chiave di ripartizione) delle richieste di asilo presentate in uno Stato.

L'iniziativa è stata illustrata dal vicepresidente vicario della Commissione Ue Frans Timmermans e dal commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos.

La chiave per determinare la "giusta quota" di richieste d'asilo per Paese - una percentuale che non è stata inclusa nel documento legislativo - è elaborata per il 50% sulla popolazione e per il 50% sul Pil dello Stato.

Il sistema automatico registrerà tutte le richieste d'asilo introdotte in Ue per ogni Stato membro su base quotidiana, e tutti i reinsediamenti effettuati da ciascuno Stato. Il sistema sarà in grado di stabilire automaticamente quando un Paese affronta un numero sproporzionato di richieste d'asilo.

Visti - La Commissione europea raccomanda a Consiglio e Parlamento Ue la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi nell'area Schengen.

L'abolizione dei visti è uno dei punti più controversi dell'intesa tra i 28 e la Turchia, per ridurre gli sbarchi dei migranti in Grecia.

Ad Ankara restano cinque criteri da soddisfare, da qui a fine giugno. I cittadini turchi potranno entrare solo con i passaporti biometrici. Lo ha detto il vicepresidente vicario della Commissione Ue Frans Timmermans.


 

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