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ARGENTINA/ITALIARenzi in Argentina: «Scusate il ritardo»

15.02.16 - 21:09
Un premier del Belpaese torna a Buenos Aires dopo 18 anni d'assenza. «Legame fortissimo con queste terre, che contano 900mila passaporti italiani»
Renzi in Argentina: «Scusate il ritardo»
Un premier del Belpaese torna a Buenos Aires dopo 18 anni d'assenza. «Legame fortissimo con queste terre, che contano 900mila passaporti italiani»

BUENOS AIRES - "Scusate il ritardo, scusate se arrivo con 18 anni di ritardo...". Il premier italiano Matteo Renzi sbarca a Buenos Aires, quasi due decenni - era il 1998 - dopo l'ultima visita di un premier italiano, quella di Romano Prodi. E si 'scusa' pronto a rilanciare, a promettere che non accadrà più. Anzi. "Nel prossimo futuro, nei prossimi mesi", promette davanti alla platea degli alunni della scuola Cristoforo Colombo, una delle prime tappe della due giorni nella Terra del Rio della Plata, "si succederanno incontri, visite, delegazioni".

Perchè il legame con l'Argentina - che conta oltre 900 mila passaporti italiani - è forte, fortissimo. "Si dice in questi casi che due paesi sono cugini. Ma cugini possono essere i francesi, non l'Argentina che consideriamo 'sorella'", esordisce il premier arrivato da queste parti con un obiettivo ben preciso. Rilanciare i rapporti, quelli politici ma anche e soprattutto economici, con la nuova presidenza di Mauricio Macri - che conosce dai tempi in cui entrambi indossavano la fascia di primi cittadini di Buenos Aires e Firenze - che dopo anni di Kirchnerismo e chiusura ora punta all'apertura dei mercati e a rinnovati rapporti con l'Europa ed i suoi partner.

"Argentina e Italia possono fare tante cose insieme, in tanti settori", spiega Renzi di fronte alla platea pensando alle tante opportunità per il sistema Italia in un paese che si prepara ad una grande ristrutturazione. E dove dall'energia alle infrastrutture per le imprese italiane possono aprirsi numerose strade.

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