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I soldi ricavati servirebbero per coprire le spese della loro permanenza nel paese
COPENAGHEN - In questi giorni si sta discutendo in Danimarca una proposta di legge che è destinata a far discutere: confiscare i gioielli ai migranti che entrano nel Paese.
Come riferisce il Corriere della Sera, a settembre il governo danese aveva pubblicato un annuncio sui giornali libanesi che invitava i migranti a non andare in Danimarca. Inoltre nell'annuncio si poteva leggere che il nuovo governo danese aveva introdotto delle norme che riducono fino al 50% i sussidi ai migranti, e che le possibilità di ottenere il permesso di soggiorno erano diminuite.
Dal Washington Post si apprende che questa nuova proposta di legge “sarà quasi sicuramente approvata dal Parlamento” a gennaio. Questa nuova legge permetterebbe alla polizia di perquisire i bagagli e abiti dei migranti in arrivo in Danimarca senza permesso di soggiorno, e di “sequestrare soldi e gioielli per coprire le spese della loro permanenza del paese”.
Inger Stoejberg, ministro per l'integrazione danese, spiega al Washington Post che “la nuova norma si applica solo ai beni di valore considerevole” e che i migranti “potranno tenere i beni che sono necessari a mantenere uno standard di vita modesto, come ad esempio orologi o telefoni, o che hanno un valore affettivo, come le fedi nuziali”.
L'obiettivo dell'integrazione in Danimarca è di supportare i rifugiati, ma anche di renderli cittadini indipendenti, anche economicamente, come conferma Inger Stoejberg.
Reazioni – Anche nella stessa Danimarca ci sono state alcune reazioni importanti in merito a questa proposta di legge: alcuni politici l'hanno paragonata al sequestro dei beni degli ebrei da parte dei nazisti.
