Cerca e trova immobili
Saranno le autorità turche ad indicare che potrà chiedere il visto, dopo un'attenta valutazione
BRUXELLES - Nuovo tentativo di "mettere ordine nei flussi migratori verso l'Europa" e ridurre le tragiche traversate nel Mar Egeo: la Commissione europea a due giorni dal vertice europeo ha presentato una "Raccomandazione per uno schema di ammissione umanitaria volontaria", in pratica un meccanismo per concedere visti umanitari di almeno un anno per i rifugiati siriani che vivono in Turchia e contribuire a ridurre il flusso delle traversate verso le isole greche e l'Europa.
Tale meccanismo dovrebbe essere più rapido rispetto ai reinsediamenti classici, le cui procedure secondo la Commissione richiedono almeno 12 mesi. Esso si dovrebbe basare su segnalazioni dello Unhcr per persone indicate dalle autorità turche che avranno accertato identità, svolto i controlli di sicurezza e salite e valutato tanto la vulnerabilità delle singole persone quanto i loro legami famigliari. È prevista una procedura standardizzata con la collaborazione degli stati membri, della Turchia, dell'Unhcr e dell'Easo.
Lo schema sarà concesso solo alle persone registrate dalle autorità turche prima del 29 novembre, giorno del summit Ue-Turchia in cui è stato dato il via libera al 'piano d'azione' sui rifugiati e che prevede in cambio l'accelerazione della liberalizzazione dei visti Ue per i turchi, la rivitalizzazione del processo di adesione di Ankara alla Ue ed il versamento di un contributo di tre miliardi di euro.
Il riavvio del negoziato di adesione è stato ufficializzato ieri, con l'apertura di un nuovo capitolo. Oggi la Commissione europea ha raccomandato ai 28 di offrire protezione temporanea di almeno un anno ai rifugiati siriani in Turchia "se i flussi irregolari saranno effettivamente ridotti", come indicato in una nota della Commissione.
"Data l'imprevedibilità dei flussi migratori nella regione" il numero di persone cui concedere i visti umanitari temporanei sarà "valutato regolarmente" tenendo conto le capacità di registrazione dell'Unhcr, la quantità di profughi presenti in Turchia e l'impatto che tali numeri possono avere sui flussi irregolari verso la Ue. È prevista che il meccanismo sia "sospeso o modificato se non c'è sostanziale riduzione" degli ingressi irregolari in provenienza dalla Turchia.
