Cerca e trova immobili

SPAGNACatalogna: "Via al processo d'indipendenza". Rajoy: "Ricorso"

09.11.15 - 12:26
Il parlamento di Barcellona ha approvato una mozione nella quale dichiara l'inizio del processo verso la costituzione di uno Stato indipendente
Catalogna: "Via al processo d'indipendenza". Rajoy: "Ricorso"
Il parlamento di Barcellona ha approvato una mozione nella quale dichiara l'inizio del processo verso la costituzione di uno Stato indipendente

BARCELLONA - Il parlamento di Barcellona ha approvato una mozione nella quale dichiara l'inizio del processo verso la costituzione di uno "stato indipendente" catalano "sotto forma di repubblica", aprendo una grave crisi con il governo spagnolo. La mozione è stata approvata con i 72 voti della maggioranza indipendentista, contro i 63 degli altri partiti. La mozione approvata dichiara "l'inizio del processo di creazione dello Stato catalano indipendente sotto forma di repubblica" e prevede entro 30 giorni inizi la costruzione di un arsenale giuridico in questo senso. Il premier spagnolo Mariano Rajoy, che ha definito anti- costituzionale l'ipotesi di una indipendenza della Catalogna, ha convocato domani una riunione straordinaria del consiglio dei ministri di Madrid, che presenterà un immediato ricorso davanti alla corte costituzionale. I giudici costituzionali spagnoli, che finora hanno sempre preso posizione contro le spinte indipendentiste catalane, dovrebbero decidere mercoledì di sospendere in forma cautelare la mozione del parlamento di Barcellona, aprendo un braccio di ferro senza precedenti con le istituzioni della Catalogna, dagli effetti imprevedibili. I secessionisti catalani minacciano di 'disobbedirè alle ingiunzioni della consulta di Madrid. La mozione approvata oggi con i 72 voti degli indipendentisti, contro 63, afferma che il processo verso l'indipendenza dovrà essere portato avanti senza tenere conto delle decisioni delle istituzioni spagnole, e in particolare della corte costituzionale, che viene definita delegittimata. Il risultato del voto è stato salutato da un lungo applauso dei deputati secessionisti, in piedi, mentre i popolari di Rajoy esponevano per protesta bandiere spagnole. Il Parlamento di Barcellona deve procedere questo pomeriggio al primo turno dell'elezione del nuovo presidente catalano. La rielezione di Mas, appoggiata dai 62 deputati su 135 della sua lista Junts Pel Si, è proposta dalla presidente indipendentista del parlamento Carme Forcadell. Ma la seconda formazione secessionista, quella dei radicali della Cup, 10 seggi, per ora si dichiara contraria alla conferma del presidente uscente. Mas ha promesso di portare la Catalogna all'indipendenza nel 2017.

Il ricorso del premier - Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato un immediato ricorso alla Corte costituzionale di Madrid contro la mozione indipendentista approvata oggi dal parlamento di Barcellona. Rajoy ha detto che dopo una riunione straordinaria del governo mercoledì mattina firmerà il ricorso e chiederà la sospensione cautelare della risoluzione catalana. Rajoy ha definito "anti-costituzionale" il documento approvato dal Parlament di Barcellona e ha indicato avere chiesto al consiglio di stato spagnolo di preparare entro 24 ore il ricorso da presentare alla Corte costituzionale, che firmerà mercoledì. "Come è prerogativa del governo chiederò la sospensione cautelare della mozione" ha precisato. Anche il segretario del Psoe, il principale partito di opposizione a Madrid, Pedro Sanchez ha preso posizione contro la mozione catalana, che ha definito "la maggiore sfida all'ordine costituzionale spagnolo". La corte costituzionale spagnola si è sempre pronunciata contro le spinte indipendentiste catalane. La costituzione spagnola, adottata nel periodo di transizione fra la dittatura franchista e la democrazia, non prevede la secessione di una parte del territorio nazionale. Rajoy ha sostenuto anche che la mozione del parlamento catalano "non ha alcun valore e non può avere alcuna conseguenza". Il governo di Madrid, ha avvertito, "non consentirà che questo continui. Useremo tutti i mezzi dello stato di diritto".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE