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CILEUn nuovo caso di pedofilia scuote la Chiesa cilena

20.05.18 - 10:19
Un sacerdote adescava le vittime attraverso i social inviando messaggi erotici e foto con lui completamente nudo
Archivio Tipress
Un nuovo caso di pedofilia scuote la Chiesa cilena
Un sacerdote adescava le vittime attraverso i social inviando messaggi erotici e foto con lui completamente nudo

SANTIAGO DEL CILE - Una nuova denuncia di abusi sessuali da parte di un gruppo di sacerdoti cileni - organizzati in una "confraternita" di abusatori - ha scosso la Chiesa cilena e compromesso uno dei suoi vescovi più autorevoli, monsignor Alejandro Goic, appena tornato dal viaggio in Vaticano in cui tutto l'episcopato del Paese sudamericano ha rassegnato le sue dimissioni al Pontefice per aver coperto casi di pedofilia.

Un reportage tv del programma T13 ha rivelato che Luis Rubio, sacerdote di Paredones (100 km a sud di Santiago), adescava vittime attraverso i social, inviando messaggi erotici su Facebook con tanto di foto con lui completamente nudo.

Una giornalista ha incontrato Rubio e gli ha fatto vedere i suoi messaggi, al che il sacerdote ha detto che si era trattato di «un errore» per il quale «sentiva vergogna», assicurando che il suo vescovo, monsignor Goic, non era al corrente della faccenda.

Una testimone però - una ex insegnante della pastorale giovanile della parrocchia - ha raccontato di aver avuto quattro riunioni con Goic, al quale ha consegnato una lista di 17 sacerdoti che avevano organizzato una "confraternita", con al vertice un "nonno" e "zie" e "nipoti", al femminile, al di sotto di lui, che si dedicano ad abusi sessuali.

In un'intervista realizzata prima del suo viaggio a Roma, Goic aveva spiegato di non essere stato formato per essere un detective, ma «un pastore che conduce il suo gregge» e di non aver ricevuto nessuna prova riguardo al caso.

Oggi, attraverso un comunicato, il vescovo ha invece chiesto «perdono per il modo in cui mi sono comportato in questo caso», riconoscendo che aveva ricevuto la denunciante nel modo descritto nel reportage e che aveva «agito senza l'adeguata agilità nell'inchiesta su Luis Rubio e altri sacerdoti».

«Come cristiano e come pastore, sono molto colpito da questa situazione, che mi addolora e mi causa vergogna. Prego perché sia fatta luce e si conosca tutta la verità», ha scritto il vescovo.

Goic - che è stato anche presidente della Conferenza episcopale cilena - presiede dal 2011 il Consiglio nazionale per la prevenzione degli abusi contro i minorenni, un organismo ad hoc creato dalla Chiesa locale per affrontare il problema della pedofilia nel clero.
 
 

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