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UNIONE EUROPEAFacebook, «non basta un post per recuperare la fiducia»

22.03.18 - 17:24
«Domani manderò una lettera» a Zuckerberg, spiega la Commissaria europea alla giustizia Vera Jourova
Keystone / EPA
Facebook, «non basta un post per recuperare la fiducia»
«Domani manderò una lettera» a Zuckerberg, spiega la Commissaria europea alla giustizia Vera Jourova

BRUXELLES - «Non basta una dichiarazione postata su Facebook per ricostruire la fiducia degli utenti» del social network, per questo «domani manderò una lettera» all'amministratore delegato di Menlo Park Mark Zuckerberg.

È il messaggio della Commissaria europea alla giustizia, Vera Jourova, al rientro dalla sua missione negli Usa sulla protezione della sfera privata. Con la lettera «vogliamo due cose da Facebook: il pieno rispetto delle regole Ue ma anche qualcosa di più, la responsabilità sociale, con una cooperazione contro l'incitamento all'odio e la tutela dei consumatori».

Dal 25 maggio multe fino al 4% del fatturato - Per le violazioni della sfera privata di Facebook la competenza ad agire nell'Ue, incluse le sanzioni, è delle singole autorità nazionali della privacy dei 28. Dal 25 maggio, invece, quando entreranno in vigore le nuove norme Ue, questa potrà applicare multe sino al 4% del fatturato annuo che avranno un «effetto deterrente» per evitare nuovi abusi. 

È quanto ha aggiunto Jourova nel suo intervento. Per ora «il mio ruolo è offrire un sostegno morale» ai garanti dei 28, che hanno deciso di «coordinare la loro azione».

«Bisogna prendere in considerazione i tempi: le violazioni su cui sono in corso le indagini sono precedenti all'entrata in vigore del Privacy Shield Ue-Usa» sullo scambio e la tutela dei dati personali, «e delle nuove regole dell'Ue sulla privacy» che si applicheranno dal 25 maggio prossimo e che non sono retroattive. Quindi, «se ci saranno sanzioni dovranno essere sanzioni applicate dai garanti nazionali per la privacy di ogni stato membro», ha spiegato Jourova, ricordando che «la massima sanzione che prevede la legislazione britannica è di mezzo milione di sterline».

Con le nuove regole dell'Ue, invece, «casi come quello di Uber o questo, è qualcosa di cui ci libereremo" perché con le sanzioni sino al 4% del fatturato globale annuale «ci penseranno due volte», ha detto la commissaria, «non voglio vedere il sangue, ma solo giustizia».

Al momento, quindi, da una parte Bruxelles aspetta dalla Ftc americana informazioni sulle indagini in corso e le eventuali conseguenze legali, che prenderanno però «mesi se non qualche anno». Facebook, tra l'altro, ha poi sottoscritto l'intesa Ue-Usa sul trattamento dei dati personali. E dall'altra la Commissione aspetta "un'azione coerente" con la «condivisione transazionale» delle informazioni da parte dei garanti dei 28, guidati dalla Gran Bretagna dove è avvenuta l'analisi dei dati rubati agli utenti Facebook.

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