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La vicenda risale alla fine degli anni '90 legata all'acquisto di armamenti
PRETORIA - Nuovi guai per Jacob Zuma. Dopo essere stato costretto a lasciare la presidenza, l'ex leader dell'Anc ora rischia di essere processato per corruzione. Il procuratore generale del Sudafrica, Shaun Abrahams, ha confermato che su Zuma pendono 16 capi d'accusa, tra i quali frode e riciclaggio. Ci sono "ragionevoli prospettive di una condanna", ha detto Abrahams secondo quanto riporta la Bbc.
Le accuse riguardano una vicenda di risalente alla fine degli anni '90, legata all'acquisto di armamenti da parte del governo per un valore di 30 miliardi di rand (2,4 miliardi di franchi), prima che Zuma divenisse presidente. Il procedimento giudiziario, aperto nel 2005, era stato archiviato tra le polemiche nel 2009 e poi riaperto dopo l'intervento dell'Alta Corte sudafricana nel 2016. Abrahams ha ora deciso di portare le accuse davanti al giudizio di un tribunale.
Il 75enne ex capo di stato, che nega anche queste ultime accuse, ha resistito a ben 8 voti di sfiducia per accuse di corruzione, prima di essere costretto dal suo partito a lasciare la guida del paese.
