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GAMBAROGNO/ VENEZUELA«Lavori tutto il giorno e non puoi neanche comprare un uovo»

08.02.18 - 06:30
I media non ne parlano più. Ma il Venezuela nell’ultimo semestre è andato a rotoli. Il missionario don Angelo Treccani racconta: «È un’emergenza umanitaria» 
«Lavori tutto il giorno e non puoi neanche comprare un uovo»
I media non ne parlano più. Ma il Venezuela nell’ultimo semestre è andato a rotoli. Il missionario don Angelo Treccani racconta: «È un’emergenza umanitaria» 

EL SOCORRO – «I media in Europa si sono un po’ dimenticati del Venezuela. Perché non ci sono più le sommosse in strada. Però adesso i morti sono molti più di prima. La gente muore di fame e per mancanza di medicine». Don Angelo Treccani, 77enne ticinese, missionario a El Socorro, riassume così gli ultimi 6 mesi del Venezuela. Un Paese che un tempo era benestante. Ma che sotto i governi di Chavez, prima, e di Maduro, poi, è scivolato nella miseria. E che dalla scorsa estate ha vissuto un autentico tracollo. «La moneta locale ha subito una svalutazione enorme – dice il prete –. Lo stipendio di un operaio è di 5.000 bolivar al giorno. Un uovo ne costa 6.000. Una persona lavora tutta la giornata e non guadagna neanche abbastanza per comprarsi un uovo».
 
Le donne muoiono mentre partoriscono – Supermercati saccheggiati, furti nelle fattorie. Si fa la fame, in Venezuela. E non è un modo di dire. «Il 90% della popolazione è in questa situazione. Vivo in questa terra da 35 anni. E non avrei mai immaginato una catastrofe simile. È un’emergenza umanitaria. Le giovani donne muoiono partorendo. Le autorità, con le loro scelte, hanno distrutto la produzione
interna. Quasi tutto ora deve essere importato. Ma mancano i fondi per farlo. Si respira un enorme senso di insicurezza».
 
La libertà non esiste – Il 2018 è l’anno del voto presidenziale. La rielezione di Nicolas Maduro sembra scontata. «Sì, perché le votazioni non sono libere. Lui controlla tutto. Esiste solo il suo partito, gli altri sono stati accantonati. Ha introdotto il carnet della patria. Se vuoi  avere crediti o aiuti dal Governo, devi essere in possesso di questo documento che certifica che sei dalla sua parte».
 
Il trucco del prosciutto – Promesse su promesse. E una popolazione esausta. «I venezuelani hanno la tradizione di mangiare un prosciutto al forno durante le feste natalizie. Ebbene, nella campagna per il voto regionale, svoltosi a dicembre, Maduro ha promesso a tutti i cittadini un prosciutto. Ovviamente si trattava di un trucco per accaparrarsi i voti. Tanto è vero che la maggior parte della gente non ha ricevuto questo prosciutto. E Maduro in televisione ha dato tutta la colpa al Portogallo, nazione da cui aveva ordinato i prosciutti. Stiamo cadendo nel grottesco».
 
L’equilibrio si spezzerà – Le rivolte in piazza, nel frattempo, sembrano essersi calmate. Un paradosso. Che don Angelo valuta così: «Il Governo ha chiesto ai militari la massima repressione. Ma l’equilibrio è destinato a rompersi. Il popolo non ce la fa più a continuare così. E probabilmente tornerà a protestare. D’altra parte una rivoluzione di massa potrebbe essere l’unica soluzione per fare crollare il governo di
Maduro. A quel punto anche l’esercito si renderebbe conto di ciò che vuole la gente».
 
Niente paura – Don Angelo, che attualmente si trova in Ticino, da amici nel Gambarogno, farà presto ritorno in Venezuela. «Sempre che mi facciano entrare nel Paese – ironizza –. Magari a qualcuno potrebbero dare fastidio le mie testimonianze. Ma quando un giornalista mi chiede di raccontare quello che si vive in Venezuela, io dico sempre la verità. Non vedo perché dovrei mentire».

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COMMENTI
 

MIM 6 anni fa su tio
Venezuela? Ma chi ha comandato in quel paese?

elvicity 6 anni fa su tio
Ecco questi sono articoli importanti da mettere in prima pagina... altro che Billag SI o NO ...

F.Netri 6 anni fa su tio
Ma il Venezuela non era il nuovo paradiso degli operai proletari, al quale inneggiava l'internazionale socialista?
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