Lo sostiene un giornale sudcoreano: 7 agenti di Pyongyang sarebbero stati inviati in Cina per assassinare il figlio di Kim Jong-nam
PYONGYANG - Secondo quanto riferito dal quotidiano sudcoreano JoongAng Ilbo, due presunti agenti dei servizi segreti nordcoreani sarebbero stati arrestati dalla polizia cinese in merito al fallito tentativo di uccidere il nipote di Kim Jong-un.
Obiettivo del blitz sarebbe Kim Han-sol, figlio di quel Kim Jong-nam, fratellastro del leader di Pyongyang, morto assassinato in Malesia all’inizio dell’anno.
Gli arrestati avrebbero fatto parte di una squadra, composta da sette elementi, che avrebbe dovuto compiere l’omicidio, appoggiare i killer nella fuga e, al contempo, sviare le indagini.
L’operazione rientrerebbe nella strategia di “eliminazione” di tutti gli avversari politici di Kim Jong-un, compresi coloro che potrebbero dare la “scalata” al potere, tramandato in linea di sangue. Ovvero i membri della sua stessa famiglia.