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STATI UNITICon fucile e munizioni al Trump Hotel, arrestato

31.05.17 - 22:18
L'uomo finito in manette è Bryan Moles, un 43enne di Edinboro in Pennsylvania. Secondo alcune segnalazioni voleva uccidere il presidente
Keystone
Con fucile e munizioni al Trump Hotel, arrestato
L'uomo finito in manette è Bryan Moles, un 43enne di Edinboro in Pennsylvania. Secondo alcune segnalazioni voleva uccidere il presidente

WASHINGTON - Un uomo, ospite del Trump Hotel di Washington, a pochi isolati dalla Casa Bianca, è stato arrestato per possesso illecito di armi da fuoco dopo il ritrovamento nella sua auto di un fucile d'assalto, una rivoltella e numerose munizioni. Lo rende noto la Polizia della capitale Usa.

Si tratta del 43enne Bryan Moles di Edinboro, in Pennsylvania. Moles aveva lasciato la sua auto in custodia presso i parcheggiatori del lussuoso hotel inaugurato lo scorso autunno da Donald Trump non ancora presidente, e il fucile era in bella mostra, mentre una pistola Glock 23 è stata trovata nel cruscotto.

La Polizia è intervenuta nelle prime ore del mattino in seguito ad una segnalazione e l'uomo è stato arrestato mentre si trovava nella sua stanza nell'albergo. Il portavoce della Polizia di Washington, Dustin Sternbeck, ha riferito che la segnalazione era giunta da forze dell'ordine di un altro Stato e secondo cui Moles avrebbe anche «fatto commenti minacciosi» i cui dettagli non sono stati però resi noti.

Fonti delle forze dell'ordine hanno riferito alla Cnn che, nel segnalare alle autorita' in Pennsylvania la presenza dell'uomo armato al Trump Hotel, era stato sottolineato che Moles si era recato a Washington perché voleva uccidere il presidente. La Cnn sottolinea tuttavia che non è in grado di confermare in maniera indipendente tali informazioni.

Secondo un'altra fonte, citata ancora dalla Cnn, Moles aveva inviato un sms alla persona che poi lo ha segnalato alle autorità, affermando di «volersi avvicinare a Trump» e «voler essere come Timothy McVeigh» l'attentatore di Oklahoma City che nel 1995 causo' la morte di 168 persone.

Intanto è stato confermato che Moles sta collaborando con le autorità e che non vi sono al momento elementi per avanzare incriminazioni nei suoi confronti. In un comunicato il Secret Service ha intanto affermato di essere stato chiamato sul luogo dell'arresto per indagare su "indicazioni di una potenziale minaccia contro individui protetti dal Secret Service", ma non ha fornito ulteriori dettagli, sottolineando che in nessun momento e' stato registrato alcun rischio

 

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