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L'attivista e fonte di Wikileaks ha trascorso gli ultimi sette anni in carcere
WASHINGTON - Oggi è il giorno della scarcerazione di Chelsea Manning. La whistleblower di Wikileaks (ovvero colei che passò 700mila file riservati a Julian Assange) è uscita di prigione dopo 7 anni, e grazie alla commutazione della pena da parte di Barack Obama (uno degli ultimi atti della sua presidenza).
L'aver rivelato segreti militare aveva portato a una condanna a 35 anni di reclusione. Gli anni passati in carcere sono stati estremamente duri per il soldato Manning, che ha compiuto la transizione da uomo a donna (da Bradley a Chelsea) e ha tentato per due volte il suicidio. «Per la prima volta riesco a vedere un futuro per me stessa come Chelsea. Posso immaginare di sopravvivere e vivere come la persona che sono e che posso essere infine nel mondo fuori», ha scritto Chelsea su Twitter nei giorni scorsi.
Tra le tante iniziative per festeggiare la sua messa in libertà ce n'è una musicale: l'uscita di una compilation intitolata "Hugs for Chelsea" con brani tra gli altri di Tom Morello, Thurston Moore e Graham Nash, e il cui ricavato (una copia costa 25 dollari) andrà in favore della Manning.
